Alleanza per l’Italia: Le primarie? “Una farsa per nascondere le debolezze dei partiti”. Ipotesi di accordo con l’Udc? “A Modugno esistono uomini validi ma sono dispersi in varie forze politiche”. Sui programmi: “Se fossi nella maggioranza darei finalmente a questa città un nuovo e più moderno Palazzetto dello Sport”. La rottura col Pd: “Non avevo spazio per crescere”.
Il centrosinistra sembra ormai orientato verso le primarie per la scelta del candidato sindaco alle prossime elezioni amministrativa. Cosa ne pensa? Uno strumento democratico per dare la parola agli elettori, o soltanto un modo per risolvere problemi interni ai partiti?
Sinceramente io penso che le primarie siano uno strumento democratico solo quando esse riescono ad esprimere effettivamente una scelta della base, degli elettori di una intera coalizione e non quando affermano un nome che rappresenta una corrente di partito. Questo ormai l’hanno capito tutti. Le cosiddette “primarie” sono solo una farsa per nascondere alcune vere debolezze interne ai partiti.
Ci sono ipotesi di apparentamenti o comunque la disponibilità ad accordi con altri partiti per creare una coalizione? Se si, l’API ha già scelto con chi schierarsi?
L’Api, a priori, non esclude alcuna scelta che porti verso una grande coalizione. È ovvio che nel corso di questi anni trascorsi nell’impegno politico e amministrativo ho potuto conoscere uomini effettivamente validi ma purtroppo ho anche constatato che sono dispersi in varie forze politiche. A parer mio l’ideale, per una coalizione che vuole essere veramente vincente, sarebbe quella di avere una grande forza di centro come l’Udc, unitamente a liste in cui vi siano figure che credano davvero nella politica. Come me!
Quali sono i rapporti con i partiti del centrosinistra e con il Pd, in particolare dopo la “scissione”?
Io sono uscito dal Pd perché non mi veniva riconosciuto uno spazio che mi avrebbe permesso di crescere. Ho visto, negli anni trascorsi in quel partito, persone senza merito e senza voti essere premiate con una visibilità spropositata. È logico che la cosa mi ha infastidito ed amareggiato, tanto da indurmi a lasciare il Pd ed avvicinarmi al gruppo dell’Udc ; non è un caso che, ricevuta la delega dell’Api io abbia costituito con loro un gruppo consiliare confederativo. Nell’Udc si discute, si parla dei provvedimenti di consiglio, si trova spazio per crescere e per contare. Con loro, penso si possa davvero realizzare una “politica del fare” più vicina ai cittadini. Credo che l’Api e l’Udc, insieme, rappresentino una forza capace di decidere con quale forza coalizzarsi e con questa vincere al primo turno.
Quali sono i rapporti con l’Udc, il Pdl e il centrodestra?
Il Pdl è una galassia assai articolata; intorno ad essa gravitano delle forze di cui non si riesce a comprendere quali siano le “vere” intenzioni. Io credo fermamente nella chiarezza dei comportamenti e non in una confusa ed isterica opposizione che finisce per isolare ed etichettare gli stessi. Tutto dipenderà da chi gestirà, nel prossimo futuro le eventuali “trattative”. Da soli non vanno da nessuna parte. L’Udc rimane, per tutti, l’elemento vincente, quello decisivo.
Ad oggi sussistono le condizioni per la costituzione di una coalizione che riproponga il centrosinistra al governo della città di Modugno o la proposta dell’Udc, al momento l’unico partito che ha annunciato la candidatura ufficiale di Pinuccio Vasile, potrebbe essere vincente?
Intendiamoci, sia il Pdl che il Pd, per vincere al primo turno, avrebbero la necessità di coalizzarsi con l’Udc. Non so, al momento, se sussistono le condizioni per riproporre il centrosinistra come guida del governo, dopo che per dieci anni di amministrazione non hanno creato assolutamente nulla di significativo. D’altronde neanche il Pdl, secondo me, riceverebbe oggi un mandato dagli elettori ad occhi chiusi. La candidatura di Vasile, così precoce, ha il merito di aver stracciato una consuetudine che voleva i sindaci candidati espressi solo all’ultimo momento.
Ci descriva il profilo del candidato sindaco ideale per il governo di questa città.
Sinceramente non mi interessa che il candidato sindaco abbia la “faccia del bravo ragazzo”, né che sorrida a tutti o che prometta a tutti un lavoro. Vorrei un candidato “con gli attributi”, che non faccia promesse ma che crei i presupposti perche lavorino tutti e sappia assicurare benessere e sicurezza ai cittadini.