Vito Catacchio: dal Belgio l’arte di riparare scarpe e accessori. Vito Catacchio, 51 anni, di professione calzolaio. E’ l’unico ciabattino della Zona Cecilia. Per molti un mestiere difficile in un settore in crisi. Per lui una vera passione che nasce all’età di 18 anni.
Una passione che l’ha portato a lasciare, giovanissimo, l’Italia e recarsi in Belgio. Qui ha imparato tutti i trucchi del mestiere, lavorando gomito a gomito con calzolai di varie nazionalità. ‹‹E’ stata dura ma ho imparato tanto. In Belgio quello del calzolaio è un mestiere molto comune – afferma – hanno tecnologie avanzatissime, la velocità di lavoro è sorprendente e in ogni ipermercato c’è un ciabattino che aggiusta scarpe in tempo reale››.
La permanenza in Belgio è durata 5 anni ma poi, per motivi sentimentali, il sig. Catacchio ha deciso di ritornare a Modugno per costruirsi una famiglia e mettere in pratica ciò che aveva imparato. ‹‹Sono tornato – spiega sorridendo – perché mia moglie non voleva lasciare l’Italia e la sua famiglia. Per questo ho deciso di rischiare e aprire un negozio di riparazione scarpe e accessori nel luogo in cui sono nato››. Una scelta coraggiosa, quella del signor Catacchio, che ha dovuto combattere e che combatte ancora oggi.
‹‹Sapevo che ritornare non sarebbe stato facile – ci confida – ma, d’altro canto, per fare questo mestiere ci vogliono sacrificio e buona volontà››. Una delle cause che fanno di questo lavoro un mestiere a rischio di estinzione, è la facilità con cui ci si sbarazza dell’usato. ‹‹Al giorno d’oggi si tende a trattare scarpe e accessori come se fossero articoli usa e getta- riflette il calzolaio – chi viene da me, invece, mi chiede di riparare articoli di qualità, di un certo valore e ai quali è particolarmente legato››. Da questa testimonianza si può tracciare un chiaro disegno di come i residenti spendono in questi tempi di crisi. Si scelgono meno articoli ma viene privilegiata la qualità e, non potendo fare sprechi, ben venga il ritorno di antichi mestieri come il ciabattino.