L’allarme del parroco: “mancano spazi verdi, i nostri bambini costretti a giocare sui bidoni della spazzatura”. L’unico scivolo della zona è nel cortile della parrocchia di San Pietro.
“D’estate – afferma amaramente il parroco – le famiglie che rimanevano, affollavano ogni pomeriggio il cortile della chiesa per far salire i loro bambini sull’unico scivolo esistente in zona”. Ed è ancora don Giuseppe che, mostrando la ricevuta di un fax del 26 giugno 2010 inviato al Comune, lamenta la distanza delle istituzioni. “Ho proposto al Comune di occuparmi personalmente della cura di alcune aree abbandonate all’incuria – commenta don Giuseppe – a patto che si occupasse dell’acquisto delle piante. Ma ancora oggi non ho avuto risposta”.
Il consigliere comunale Domenico Clementini è intervenuto per spiegare le motivazioni del disagio: “I terreni incolti del quartiere sono di proprietà di privati – fa sapere Clementini – e il Comune non può agire su aree non pubbliche e procedere con un esproprio richiederebbe troppo tempo. Ciò che possiamo fare è dare le concessioni edilizie a patto che i costruttori si occupino anche della bonifica delle aree adiacenti al terreno. Ed è quello che stiamo facendo. Per i miracoli dobbiamo ancora attrezzarci”.