Uno di loro ce l’ha fatta.Il primo eletto nel suo partito ed uno dei primi a livello nazionale. Peppino Longo leader dell’Udc a Bari, siede in via Capruzzi. Rappresenterà in Consiglio Regionale le istanze dei modugnesi. Eletto con 13.388 voti, di cui 3.972 nella sua città, è il primo degli eletti per il suo partito, l’Udc, e l’ottavo in assoluto in tutta la Regione.
E’ stato superato solo da Massimo Cassano del Pdl (con 18.692 voti), Nicola Canonico del Pd (16.680 voti, il più suffragato del centrosinistra), l’assessore ai Trasporti uscente Mario Loizzo (16.521), l’attuale segretario regionale del Pd Sergio Blasi (15.102 voti), Michele Pelillo, assessore regionale al Bilancio uscente (eletto con 15.072), Giacomo Olivieri dell’Idv (14.695 preferenze) e l’assessore ai Trasporti del Comune di Bari Antonio Decaro (14.190).
Su alcuni quotidiani locali, nei giorni immediatamente successivi alle elezioni, è stato addirittura inserito in una “top ten” dei consiglieri regionali più votati. Ma oltre a “Giuseppe Longo detto Peppino” erano candidati alle regionali del 28 e 29 marzo scorsi anche altri 3 modugnesi. Non lascerà però il Consiglio comunale di Modugno il capogruppo del Pdl Enzo Romito, votato da 1.634 pugliesi (di cui 1.033 modugnesi). Nulla di fatto anche per Veronica Converso, la 30enne candidata con “La Puglia Prima di Tutto”, votata da 161 persone (79 a Modugno). Infine, ma non ultimo, Giancarlo Ragnini, candidato di “Federazione Sinistra e Verdi”, che ha guadagnato 402 voti (288 di elettori modugnesi). Il suo partito, non avendo raggiunto lo sbarramento del 4%, non avrà neppure un rappresentante in Consiglio regionale.
La lunga notte degli scrutini è stata vissuta a Modugno nelle sedi dei partiti e soprattutto nelle scuole della città, in giro per le sezioni nel tentativo di carpire prima degli altri, e soprattutto senza attendere i dati ufficiali della Prefettura di Bari, gli esiti del voto. Per alcuni l’attesa è durata fino alle 6 del mattino. Quando ormai a metà serata, piazza Prefettura esplodeva di applausi e bandiere (prevalentemente rosse) in omaggio al rieletto presidente della Regione Puglia (il terlizzese Nichi Vendola ha tenuto il suo discorso quando erano ufficiali i dati di sole 2096 sezioni scrutinate su 4003), i partiti ancora palpitavano per i nomi dei consiglieri eletti.