Lo scorso mese di febbraio chiedevo, all’ex sindaco Magrone, di adoperarsi affinché l’ing. Di Febo, da lui nominato, si dimettesse dal consiglio ASI. Non avrebbe “regalato” nulla alla nuova amministrazione ma avrebbe reso un servizio utile alla città. Forse, o più probabilmente, preso da altre incombenze, l’ex sindaco non ha avuto il tempo materiale per contattare il consigliere per invitarlo a dimettersi. Intanto, l’ing. Di Febo, continua a rappresentare, con una efficacia ignota ai più, la città di Modugno nel consiglio dell’Area di Sviluppo Industriale di Bari-Modugno.
Cosa si potrebbe fare? Chiedere semplicemente al consigliere di dimettersi non sembra una soluzione fattibile, avrà i suoi buoni motivi se non lo ha ancora fatto spontaneamente. L’alternativa sarebbe una lettera di sfiducia verso il consigliere inviata al consiglio ASI, sollecitando il consiglio stesso a procedere con la revoca dell’incarico. Dopodiché il consiglio ASI procederebbe alla nomina del consigliere che l’attuale amministrazione, sentito il parere del consiglio comunale, avrà indicato.
In merito a questa questione così scrivevo Il 24 febbraio:
“Modugno ha bisogno di un consigliere che si occupi, stabilmente e per più delle ore giornaliere necessarie, delle aziende e degli insediamenti produttivi del territorio. Un consigliere ASI che si interfacci con l’amministrazione e con i rappresentanti locali degli artigiani e dei lavoratori, per raccogliere pareri e fornire suggerimenti. Che promuova iniziative imprenditoriali, che raccolga finanziamenti e solleciti le imprese ad afferrare opportunità di sviluppo del lavoro nel territorio modugnese.”
Aggiungo che per l’imminente avvio delle ZES (Zone Economiche Speciali) sarà necessario collaborare con i comuni di Bitonto, Giovinazzo e Molfetta, non solo con Bari. L’auspicio è che con un consigliere che lavori in sinergia con l’amministrazione, si possano, finalmente, creare i presupposti per rilanciare l’imprenditoria dell’intero territorio.
Sono perfettamente d’accordo…