L’Italia ha fatto la storia ma gli italiani non la conoscono. Occupiamo la zona a più alto valore strategico d’Europa ma ne rimaniamo ai margini, scalzati ora anche dalla Turchia!. Abbiamo migliorato l’agricoltura del mondo antico e non sappiamo più raccoglierne i frutti; realizzato il più grande sistema viario che il mondo avesse mai visto e lo regaliamo a chi lo rovina. Non conosciamo la geografia e non sappiamo neanche cosa sia la geopolitica. Festeggiamo lo sbarco a Marsala del 1860 e non ci chiediamo perché fu “protetto” dalle navi inglesi; molti fischiettano l’Aida e non pensano al canale di Suez – all’epoca dell’avventura garibaldina già in fase di costruzione e ultimato nel 1869 su progetto di un ingegnere italiano. Canale che da allora la “perfida Albione” controlla per proteggere i propri traffici dall’oriente per l’Inghilterra e di arricchire le tante loro banche londinesi di “Lombard Street”, la strada dei “Lombardi”. Lombardi, così venivano chiamati i tanti banchieri italiani che già dal XII secolo, a Londra, come in tutte le maggiori città europee, gestivano banche e assicurazioni, insegnavano ai barbari come si “prestano” i denari. Italiani erano i primi artisti del conio delle monete; e italiani erano anche gli inventori del “signoraggio”, la percentuale di metallo prezioso trattenuta di diritto da chi “batteva” le monete. Abbiamo, noi italiani, prima ancora che ci fosse l’Italia, inventato la partita doppia e le assicurazioni su traffici marittimi; le banche e le cambiali; gli assegni e le note di credito; abbiamo insegnato al mondo intero come rendere fruttifero un prestito senza applicare l’interesse vietato dalla chiesa. Il Fiorino di Firenze, lo Zecchino veneziano o il Genovino, erano le uniche monete che riempivano d’oro i forzieri di tutta l’Europa che commerciava e pagava le tasse ai re. Sono stati i francescani italiani a inventare i Monti di Pietà, superando le resistenze ideologiche dei Domenicani stranieri. Era italiana la banca Ricciardi che nel 1294 fallisce a causa di regnanti “malpagatori” come Filippo il “bello”, il rapinatore e sterminatore dei Templari, ed Eduardo I di Inghilterra. Sovrani tanto indebitati da non poter restituire i capitali presi in prestito e utilizzati per le loro guerre che requisiscono i beni dei loro finanziatori italiani.
Qualcuno, per scherzo, ha calcolato che se oggi Elisabetta II dovesse restituire il maltolto (ovviamente con gli interessi) dovrebbe “vendersi” i due terzi della nazione inglese compresa l’Irlanda del nord. Erano i banchieri italiani che in quei secoli controllavano l’economia mondiale.
Eppure tutta questa maestria, dei banchieri prima e poi di tutti gli italiani degni di questo paese, nella finanza globale, non è bastata ad evitare che l’Italia sprofondasse nell’enorme indebitamento attuale.
La domanda che più di altre oggi ci poniamo è: cosa è successo all’Italia e agli italiani?
Le risposte date in questi anni sono tante. La più indigesta per la maggioranza al potere?
Questa: nel 1860, con lo sbarco garibaldino finanziato dai banchieri savoiardi e “protetto” dall’interesse albionico, s’è “fatta l’ITAGLIA” nazione da allora governata solo dagli ITAGLIANI peggiori.
Cosa ci ha ridotto così?
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Analisi e spiegazione perfetta e mi trovi d’accordo su tutto tranne che in un particolare, da quel che ho letto, e non sui libri di scuola, lo sbarco dei mille non fu finanziato dai banchieri savoiardi che a quell’epoca erano con le pezze al culo per usare un eufemismo viste le enormi perdite dovute alle varie guerre precedenti. L’idea dell’ invasione del sud forse è stata di quel gran marpione di Camillo, che stupido non era, e visto che il regno Borbonico era piuttosto ricco e fiorente perché non provare a far finta di voler unire l’Italia( ma chi glielo aveva chiesto) per poi depredarla di tutte le sue ricchezze? Però aveva bisogno di aiuto e perché non chiederlo agli inglesi, come tu stesso dici all’inizio i quali avevano già messo gli occhi addosso a questa meravigliosa e fiorente terra? Dividiamoci la torta allora, hanno pensato però per essere sicuri del buon esito dell’impresa bisognava comprarsi anche un po’ di gente che contava al sud, infatti , sempre secondo i libri che ho letto, lo sbarco e tutta la risalita fino a Teano non ha avuto tutti gli scontri a fuoco e baionetta così massacranti come ci è sempre stato detto. Non dico sia stata una passeggiata ma poco ci mancava. Questo mi fa venire in mente però la situazione attuale, cioè la Lega che piano piano si insedia al sud e la
domanda mi nasce spontanea: non è che adesso , dopo 150 anni di povertà imposta, sudditanza al nord pseudoricco e pseudoprospero, visto che il SUD sta cominciando a rialzarsi e a rimettere fuori la testa come dovrebbe ,qualcuno ce lo vuole fottere ancora?