Oltre al già radicato Azione Giovani, nascono Udc-Giovani, Giovani Democratici, Giovani Menti Attive, ConsapevolMente. Finalmente dopo tanta latitanza ad animare la vita civile di Modugno sono tornati i giovani. Forse spinti dal malessere per politiche non attente alle nuove generazioni, forse perché paladini di ideali che sembravano persi, fatto sta che i giovani tornano ad organizzarsi e a far sentire la loro voce.
Le realtà nate sono di due tipi: quelle partitiche e quelle associative.Tra le prime, oltre al già radicato Azione Giovani, all’indomani delle ultime elezioni regionali un grosso lavoro nell’Udc ha portato alla nascita del gruppo dell’Udc-Giovani. Dal canto suo il centrosinistra non è stato a guardare e dal congresso del Pd è venuto fuori un direttivo che vede ben nutrita la presenza di under trenta e ha eletto un coordinamento di cinque giovani per guidare un gruppo di Giovani Democratici, nella speranza che questa nuova presenza possa favorire un nuovo riallacciamento al territorio e alla vita civile.
Sul versante associativo il fermento non è da meno e tante realtà stanno lentamente nascendo o affermandosi. Il gruppo di Giovani Menti Attive, ad esempio, è già da più di un anno presente sul territorio e si è distinto nell’ultimo periodo per aver raccolto le firme per il referendum contro la privatizzazione dell’acqua e, prima di questo, per aver svolto una petizione popolare per affermare l’acqua come bene comune.
“L’idea che ci unisce – spiega Tommaso Treviri, presidente di Giovani Menti Attive – è quella di combattere l’indifferenza che pervade la società, spesso vengono violati dei diritti senza che nessuno abbia il coraggio di protestare”. “Un esempio – gli fa eco Gaetano Ragone, il vicepresidente – è la questione ambientale, specie in un territorio come quello di Modugno già afflitto dall’inquinamento ed esposto alla costruzione di centrali elettriche”. Ciò che dunque si auspica è più partecipazione. Lo stesso spirito anima l’ultima delle associazioni nate: ConsapevolMente.