2004 – 2024 i venti anni dell’“esperimento” 5Stelle

20 anni, tanto è durata la storia del movimento 5Stelle, dall’incontro dell’aprile 2004 di Gianroberto Casaleggio con Beppe Grillo e il congresso ri-fondativo del 2024. Congresso che estromettendo l’ultimo “grillino” ha, a tutti gli effetti, messo fine a quello che il giornalista Jacopo Iacoboni in un suo libro definisce come “L’ESPERIMENTO”.
Un esperimento ideato, programmato e realizzato da Gianroberto Casaleggio.
Dalla seconda di copertina del libro edito da Laterza nel 2018:
“A questo esperimento Casaleggio lavorava fin dalla fine degli anni Novanta, quando – amministratore di Webbeg – cominciò a testare nei forum intranet dell’azienda i meccanismi di formazione e produzione del consenso attraverso le reti. Ma quello era solo l’inizio. L’esperimento si sviluppa attorno a un nocciolo: propaganda, propaganda, propaganda. Sociale, pianificata, centralizzata, virale. Testi e scaletta dei Vday (gli eventi che rappresentano di fatto l’antecedente storico del Movimento) sono già coordinati da due dipendenti della Casaleggio. Grillo è l’innesco per far evolvere l’esperimento a un livello superiore: è il frontman, l’uomo del consenso elettorale che può coagulare e incarnare un sentimento di rivolta contro il sistema, ormai fortissimo nella società In questa prima stagione il Movimento predica alcune cose con integralismo militare: il rifiuto assoluto di comparire nella tv italiana, la promessa di dimezzare lo stipendio ai suoi futuri politici e di vivere secondo uno stile di vita francescano, la posizione contro l’euro e lo scetticismo verso l’Unione europea. Al contrario, promette la democrazia attraverso Internet ed esalta la meritocrazia, denunciando la piaga dei tanti ragazzi italiani costretti a cercare· fortuna all’estero. Per 9gnuno di questi cavalli di battaglia emergerà lo scollamento tra come il Movimento si è proposto inizialmente a ·elettori e attivisti e quel che realmente ha fatto sino a oggi.”
In terza di copertina Jacopo Iacoboni sintetizza ancora il contenuto del libro:
“Un movimento partito dalla democrazia dal basso, ma controllato in realtà da una S.r.l. dall’alto; nato sul mito della rivolta di popolo contro il sistema e finito a incontrare lobby e costruire reti di potere; un movimento che è passato dal tifare per le Pussy Riots a incontrare gli emissari di Vladimir Putin. Un sperimento che costruisce e organizza il consenso usando le reti. È questa duplicità che bisogna spiegare per raccontare la vera storia del Movimento 5 Stelle”.
20 anni; potremmo definirlo come il ventennio grillino? Certo più recente di quello del “secolo breve” che partì “marciando” su Roma e si concluse con la macelleria di Piazzale Loreto. Un ventennio, quello grillino, nato dieci anni dopo quello guidato da Silvio Berlusconi. Lo “psiconano”, tanto disprezzato dai 5Stelle che, però, ha lasciato per intervenuto decesso e non cacciato via dai suoi miracolati come è successo al comico genovese.
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