Con i commenti sulla mancata “rettifilitudine” della pista ciclabile delle FAL, i modugnesi confermano la loro predisposizione mentale a vedere tutto ciò che accade come un “complotto” contro la loro città. Pessimismo esasperato, da “terrasferisti” incalliti. Signori modugnesi, i dirigenti delle Ferrovie Appulo Lucane sono, da sempre, estremamente attenti alla salute dei propri utenti (non dimentichiamo la scelta, oculata, di non superare mai i 35 Km orari con i loro treni per non mettere a repentaglio la vita dei viaggiatori). Sul tracciato della ciclabile hanno installato quella “chigane” per evitare quello che su altre piste è avvenuto già troppe volte. Le FAL si preoccupano della incolumità dei tanti cicloamatori che troppo spesso sfrecciano sulle ciclabili incuranti della propria e dell’altrui sicurezza. Per evitare che questo pericolo si possa verificare sulla loro pista hanno studiato, con estrema attenzione, tutte le possibili soluzioni e dopo lunghe ed affollate sedute di “brainstorming” hanno optato per la più idonea ad abbassare la velocità di percorrenza. I risultati che si attendono sono relativi all’abbattimento (si spera nell’annullamento) del numero di incidenti fra cicloamatori e conseguentemente al numero di ciclopedalisti feriti o, “fanno le corna”, addirittura morti. Senza dimenticare le ricadute sull’educazione ciclopedalistica che con l’abitudine a rispettare, non superando, mai, la velocità di percorrenza, renderà sempre più bello andare in bicicletta.
Pertanto, signori criticanti di Modugno, invece di criticare le FAL, che ci vogliono tanto bene, cercate di non essere sempre malpensanti.