Il coronavirus? Sarà l’occasione per il risveglio della fierezza italiana?

Gli italiani? Obbediscono immediatamente, senza batter ciglio, all’obbligo degli arresti domiciliari per difendere la loro  e l’altrui salute, e danno immediatamente del “fascista” a chi chiede più controlli da parte delle forze dell’ordine, a chi chiede pene certe per chi infrange la legge, il carcere per gli evasori, la sterilizzazione per i pedofili, più telecamere di vigilanza contro gli abusi su anziani e bambini, a chi chiede rispetto per la proprietà e per chi la difende, per la religione, per le consuetudini e le leggi nazionali e per chi indossa la divisa.

Gli italiani? Tutti con le mascherine per la difesa della salute pubblica ma gagliardamente pronti a creare disordini, a rovesciare e incendiare le auto, a sfasciare vetrine, impugnare estintori – o molotov, secondo l’estro momentaneo – per protestare contro lo spauracchio dello “stato di polizia” che minoranze politicamente agguerrite sventolano davanti agli occhi ogni volta che le “democratiche” decisioni di una qualsiasi maggioranza ledono i loro interessi.

Gli italiani? Una massa di altruisti, solidali nelle avversità e nelle sciagure nazionali, sempre pronti, però, a tornare ad essere la massa di pecoroni che il mondo irride. Sempre pronti ad eseguire docilmente le democratiche decisioni di un élite costituita dall’infima minoranza dello 0,0001 %, “quell’uno su diecimila che ce l’ha fatta”, 6.000 persone in tutta la nazione in grado, però, di determinare desideri e opinioni del restante 99,9999 %.

Gli italiani? Tutti pronti a cantare “fratelli d’Italia” fuori dal balcone ma ancora più scattanti nel gridare contro, a condannare “i pazienti zero”, ad additarli al pubblico ludibrio, a denunciarli come untori, attentatori della salute pubblica perché così vengono descritti dai media di proprietà dei “seimila” al potere.

Gli italiani? In sessanta milioni sono stati convinti, dai seimila al governo, che conviene chiudere gli ospedali per poter ricevere l’obolo del reddito di cittadinanza, che conviene ridurre le tasse per i redditi più alti quando già con l’attuale livello di tassazione e di sperperi vari non si è in grado di fornire le maschere di protezione al personale medico che assiste gli anziani colpiti dal virus.

Gli italiani? Brava gente che per difendere la propria e l’altrui salute rimane chiusa in casa, dimostrando di non essere proprio del tutto rincoglionita dopo tanti decenni di gestione di quel decimillesimo che l’ha convinta alle privatizzazioni degli anni 80; alla cessione di sovranità della Banca d’Italia e delle autostrade; ad aderire all’Europa delle banche; a rinunciare al riconoscimento delle radici cristiane degli europei, come, invece, auspicavano i tanti padri costituenti per  “l’Europa dei popoli”.

Gli italiani? Sempre ossequienti verso coloro i quali “impongono” di togliere il crocifisso dalle aule scolastiche; di rinunciare al presepe e alla difesa dei confini nazionali, come se fossero la stessa cosa o avessero la stessa importanza.

Gli italiani? invece di essere orgogliosi di “essere italiani” subiamo, indifferenti, gli insulti e le stronzate della rappresentante della Banca Europea e dei banchieri apolidi, tutti loro sì figli di “tanti padri” dalla nazionalità e origini sconosciute.

Dopo che “tutto finirà bene” gli italiani non dimentichino che avranno ancora una volta dimostrato di essere quelli che senza i quali il mondo intero sarebbe in una condizione peggiore.

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