La “diffida” per l’inceneritore

degli Ecologisti Democratici di Puglia

Mentre continuano a proliferare le prese di posizione ed i sit-in della popolazione dell’Area metropolitana di Bari, per esprimere la propria contrarietà all’installazione nell’Area industriale di Bari dell’ ”Impianto di ossicombustione (flameless)” dei rifiuti (proposto dall’azienda NEWO), gli Ecodem (Puglia e dell’Area metropolitana di Bari) hanno inoltrato un “Atto di significazione, intimazione e diffida” ai responsabili regionali e comunali.

Con questo documento giuridico si richiede di emettere, ove necessario, provvedimenti in autotutela dopo aver provveduto “a conformare e quindi chiedere e/o verbalizzare in Conferenza di Servizi i reali pronunciamenti dei soggetti partecipanti”, ed aver verificato che nel Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti Urbani (PRGRU), pubblicato sul BURP Puglia n. 147 del 12/11/2013, non esiste alcuna previsione di realizzazione ed esercizio dell’attività di trattamento e coincenerimento di rifiuti speciali non pericolosi e pericolosi prodotti dal trattamento di biostabilizzazione di rifiuti di natura urbana.Si diffidano, inoltre, i dirigenti regionali e comunali a non “perseverare nel comportamento non conforme alle disposizioni di legge in materia, anche al fine di non incorrere in eventuali danni erariali, considerato che il manufatto è finanziato, ancorché parzialmente, da ingenti finanziamenti pubblici”.

Nell’Atto ci si riferisce a tutte le misure previste dalla Pianificazione regionale per la gestione integrata dei Rifiuti Urbani e in particolare alla circostanza che nel P.R.G.R.U. non esiste alcun sito destinato ad impianti di Ossicombustione (inceneritore), ancorché nel medesimo Piano, nella parte II, al punto 0.5 vi siano valutazioni delle tecnologie per il recupero energetico dei combustibili energetici solidi secondari derivanti da rifiuti urbani, ove viene considerato lo studio dell’ossicombustione. Si fa menzione, inoltre, delle verifiche positive di Puglia Sviluppo SpA dell’ ammissibilità formale e sostanziale del Progetto, nonché della relativa valutazione tecnico economica presentate dal Soggetto proponente NEWO SpA (investimenti ritenuti ammissibili per complessivi € 19.995.500 di cui un’ agevolazione massima concedibile pari ad € 10.637.975). Si considera, infine il “Parere ambientale favorevole” espresso dalla Dirigente di Sezione Autorizzazioni Ambientali”, con riferimento al parere favorevole del procedimento VIA – AIA del Comune di Bari (subordinato all’accettazione di compensazioni), alle valutazioni rese da ARPA e al giudizio favorevole di compatibilità ambientale della Conferenza di Servizi espresso il 30.11.2017.

Gli Ecodem hanno contestato questa prassi precisando che: 1) l’ARPA, ben lungi dall’avere espresso parere favorevole all’installazione del manufatto, non ha mai messo in discussione i precedenti pareri (“ ..Date le criticità evidenziate nel corso delle attività pregresse sull’impianto in questione, è sconsigliabile procedere ad ulteriori sperimentazioni di questo tipo …”); 2) il Comune di Bari, avendo rilevato che nel procedimento di cui alla conferenza di servizio, produttrice dell‘autorizzazione VIA-AIA , le prescrizioni richieste dal Comune di Bari sono scomparse, ha comunicato che, in assenza delle stesse, non può ritenersi che le compensazioni richieste assumano valore di permesso favorevole. In definitiva, quindi: a) la determina regionale, autorizzativa della costruzione dell’impianto della NEWO, risulta non conforme a quanto è stato verbalizzato in Conferenza di Servizi; b ) non è stato considerato che l’impianto non è previsto dal PRGRU, pubblicato sul BURP n. 147 del 12/11/2013; c) l’ARPA non ha mai dato parere favorevole all’impianto; d) le prescrizioni richieste dal Comune di Bari non sono state minimamente considerate.

Come si può riscontrare, vi sono tutte le premesse perché venga revocata l’autorizzazione all’installazione dell’”Impianto di ossicombustione (flameless)”.

Il contributo di Ecodem Puglia ci sembra fondamentale per chiarire le irregolarità che si sono manifestate e per mettere al sicuro la popolazione dell’Area metropolitana di Bari.

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