vincerà chi le spara più grosse?
Dal 28 dicembre scorso, chiusa la XVII legislatura, siamo ufficialmente in campagna elettorale. Campagna elettorale che vede ancora una volta, come sempre, in primo piano i “ballisti”, i professionisti delle “balle elettorali”. Presenti in tutte le forze politiche, si affrontano e si scontrano inventando e promettendo quello che sanno già di non poter mantenere. Il loro obiettivo primario è quello di vincere nell’”acchiappa voti”; sanno già che, fin dal giorno stesso in cui saranno noti i risultati elettorali, le loro promesse torneranno ad essere soltanto promesse. Quali possibilità abbiamo, come elettori, di cambiare tutto ciò? Innanzi tutto, come elettori, abbiamo il dovere, prima ancora del diritto, di andare a votare; non si può affermare che è inutile andare a votare perché “…tanto non cambia niente”, dobbiamo, invece, avere il coraggio di non accontentarci di essere personalmente onesti e non prendere mai – per quieto vivere o per scetticismo – una posizione forte e convinta contro l’inefficienza e la corruzione che vediamo crescere attorno a noi. Dobbiamo smettere di pensare che “tanto non serve a niente” e continuare ad affidare il nostro destino ai tanti “furbetti” che si annidano nelle istituzioni, nei partiti, nei sindacati. Dobbiamo smettere di assistere, senza ribellarci o addirittura sorridendo, alle imprese di quelli che vanno a timbrare il cartellino mentre sono ancora in mutande, di quelli che abusano di vecchi e bambini, di quelli che fanno i milioni non restituendoli alla banca “amica”.
La stragrande maggioranza degli elettori è costituita da persone oneste, che sono in grado di sconfiggere e di rendere la vita difficile ai disonesti che sempre più riescono ad infiltrarsi a tutti i livelli delle istituzioni pubbliche e che si vanno affermando come classe dirigente. Gli italiani invecchiano sempre più e iniziano a sentirsi inutili, temono che prima o poi saranno tolti di mezzo, non credono più nella politica. Invece si dovrebbe aprire una fase di riconquista della politica da parte degli italiani. Partendo proprio da una riflessione sui motivi del crescente distacco degli elettori dalla politica. Distacco che è la principale causa del degrado dei partiti e del dilagare della corruzione e della pessima amministrazione. Una riflessione che dovrebbe necessariamente partire dai giovani ma, purtroppo, sono proprio questi i grandi “assenteisti” della politica, sono loro quelli che non trovano un modo per impegnarsi e riformare la politica. Si resta amareggiati nel constatare che, tutto sommato, sono i “vecchi” che oltre alle tante forme di volontariato civile, dedicano il loro tempo alle attività politiche. E si resta turbati ascoltando tanta gente per bene che afferma che non andrà a votare “perché sono tutti uguali”, e ancora di più si resta allibiti quando in tanti dimostrano di essere consapevoli del fatto che non andando a votare regalano il governo della nazione a una classe politica impegnata esclusivamente a promettere quello che sa già di non poter mantenere.
Ho letto e riletto questo articolo, per convincermi di avere capito bene il messaggio chiaro e limpido di chi lo ha scritto. Il contenuto è ineccepibile. E’ quasi corrispondente alla realtà. Verrebbe da dire chi è senza peccato che scagli la prima pietra. Se non ricordo male, sino a qualche mese fa, proprio il firmatario di codesto articolo, era seduto nella sede del UDC a Modugno. Se non ricordo male, ora è seduto in un altro contesto politico. Cambiare casacca, è un diritto. Ci mancherebbe. Mi piacerebbe leggere i motivi che lo hanno indotto a cambiarla, giusto nell’ordine delle idee di chi come noi elettori e lettori di questo giornale web dovremmo essere informati sui fatti. Anche per farci un’idea più chiara del panorama politico a livello locale, regionale e sopratutto nazionale. Caro lei, non può fare un “excursus” mazzolandoci come “indiferenti” e poco attenti alla vita politica. Mi viene da dire da che pulpito viene la predica.
A giudicare i discorsi degli “acchiappa voti” tutti stanno utilizzando il sistema Certo La Qualunque ! Pertanto, onestamente, l’elettore non sa a chi “santo votarsi”. Meditate gente, meditate !
A giudicare i discorsi degli “acchiappa voti” tutti stanno utilizzando il sistema Cetto La Qualunque ! Pertanto, onestamente, l’elettore non sa a chi “santo votarsi”. Meditate gente, meditate !