Modugno, tutti al riparo…

Magrone vuole deporre le armi

“sono contento di essere venuto, questa per me non è una casa estranea… da dove vengo … le mie origini..” le parole del sindaco Magrone al congresso del Pd modugnese di lunedì 16 ottobre. Parole di “pace” che si aggiungono a quelle che lo stesso Magrone, nel “cinema” di venerdì 13, ha rivolto alla opposizione quando, con il caratteristico tono di voce di chi sa di averla combinata grossa, ha invitato l’opposizione consigliare alla collaborazione, a presentare proposte e soluzioni da discutere e magari approvare. Tono dimesso, reiterate richieste di collaborazione, il capo chino, addossato alla forte spalla del suo assessore Danilo Sciannimanico, assorto nell’ascoltare il deputato in carica del Pd, Dario Ginefra, che gli ha ricordato quanto sia stato indecoroso il portare sui social una questione che lo vede coinvolto come rappresentante dell’istituzione cittadina, tutto ciò non è nella natura dell’ex deputato, oggi sindaco, Nicola Magrone che raccoglie i maggiori consensi proprio quando attacca il Pd.

Quelle del sindaco sono parole rivolte agli avversari locali come una reale offerta di pace o nascondono l’invito rivolto ai vertici del Pd nazionale a contattarlo per raggiungere un accordo in vista delle prossime elezioni politiche che vedono i vertici nazionali, di tutti i partiti, impegnati nella ricerca di ogni fornitore di voti? Il riferimento alle origini comuni con il Pd sottintende la disponibilità ad un accordo elettorale in vista del logico, diverso, posizionamento elettorale degli ex “fratelli d’Italia” presenti nella sua maggioranza? O proprio in virtù di questa probabile scelta dei suoi “destrorsi” vuole essere un “all’erta”, un avvertimento per costringerli a desistere da questo proposito facendo balenare un pericoloso, per loro, ribaltamento di alleanze in consiglio comunale?

In ogni caso non c’è da stare tranquilli, quella che Magrone chiede sarebbe una pace che costringerebbe quei modugnesi che ancora non lo hanno fatto, a correre ai ripari.