Il restyling tanto atteso

ma poco accettato

Che le lamentele e le proteste del settore commerciale ed edilizio della città siano diventate, ormai, come il ‘buongiorno’ quotidiano non è un segreto per nessuno; che la manifestazione del 6 aprile scorso non abbia riscontrato l’eco politica come sperato, anche questo è un fatto. Resta però che la disapprovazione dei commercianti è plateale e a quanto pare inascoltata, in particolare per gli esercenti della zona di Corso Umberto, che  si sentono ignorati da un’Amministrazione che pur avendo realizzato un restyling del corso, ex mercato ortofrutticolo, non si interessa della gestione dell’economia dello stesso.

Il rifacimento di questa strada in particolare, è un progetto datato di circa dieci anni fa, ma è stato avviato dal Comune – V Servizio Lavori Pubblici –Manutenzioni – Patrimonio, con ‘Avviso pubblico esplorativo per l’acquisizione di manifestazione d’interesse a partecipare ad una procedura negoziata per l’affidamento dei lavori di “Riqualificazione di Corso Umberto I” del 6 ottobre 2015 con Protocollo n.0047537’.

In base a ciò, si è reso noto che il Comune di Modugno intendeva acquisire queste manifestazioni d’interesse da parte di aziende, per l’affidamento di lavori in oggetto, di importo superiore a 500.000 euro, secondo le disposizioni dell’art.122, comma 7 e art.57, comma 6 del D.Lgs 163/06. In seguito sono partiti i lavori di ristrutturazione che hanno portato al completamento del luogo, dai quali si evincono gli interventi eseguiti, come anche da Protocollo:

“…demolizione della pavimentazione in conglomerato bituminoso, rimozione dei pali di Pubblica Illuminazione esistente; realizzazione di 2 nuove linee elettriche per il nuovo impianto…griglie stradali, collegate alla rete di fognatura pluviale esistente, di caditoie stradali,…di una nuova pavimentazione in basolato calcareo con lastre…realizzazione di fontane artistiche quali: A-fontana in stile; fontana della pensilina bus; arredo urbano con cestini, panche e portabiciclette; ecc.”.

Sta di fatto però che coloro che ci lavorano in quella zona non sono soddisfatti del risultato che produce quest’intervento.

Al di là di qualcuno che dice “…Se si svolge un’attività seria, se si vende un buon prodotto, la cosa non cambia”, quasi tutti lamentano la vivibilità in termini economici.

D: “ Vi piace il restyling di Corso Umberto I?”

R: “Il problema resta il parcheggio”.

D: “Ma non era un parcheggio selvaggio?”

R: “Si sarebbe dovuta dare almeno la priorità a chi ci lavora ogni giorno in questa strada; inoltre, anche se qualcuno dovesse fermarsi per pochi minuti, ci sono i Vigili Urbani che fanno fioccare multe, tra l’altro discriminanti. L’altro giorno abbiamo visto un uomo anziano che sbandando con la bicicletta, per poco non sbatteva sugli orrendi blocchi di cemento che hanno piantato in strada…”

Qualche altro risponde: “Il problema di questa strada parte da lontano e prima dell’Amministrazione di Magrone:è stata condannata ad essere chiusa, infischiandosene dei piccoli commercianti, in vista dell’apertura dell’Auchan, non perché quest’ultimo servisse realmente, ma perché ci dovevano piazzare i loro familiari. Chi c’era prima ha preso le licenze dei piccoli commercianti e ha fatto aprire altri negozi e noi siamo stati massacrati da 20 anni fa a questa parte”.

D: “Quali sono gli intoppi di cui vi lamentate di più?”

R: “Il problema è che a Modugno mancano i parcheggi e chi deve arrivare qui, può farlo solo a piedi. Su questo corso, da principio non c’è stata chiarezza; è passato un anno e non si sa se è transitabile o no. Non c’è stato criterio in queste modifiche; guardi come hanno apposto i portabiciclette:con dei pali dietro, per cui è difficoltoso anche far uscire la bicicletta; per non parlare di questi orribili cubi di cemento, anche pericolosi. L’arredo urbano non va bene le fontane non sono funzionanti”.

D: “Cosa potrebbe fare il Sindaco per arginare questa situazione?”

R: “Porre un divieto di transito, ma togliere questi blocchi di cemento. Rivedere il ruolo della Villa Comunale:sarebbe il punto di partenza per incentivare il passaggio e quindi il commercio. Circa il Centro Storico, non esiste una testa e una coda; non si sa né da dove si entra, né da dove si esce, soprattutto per coloro che vengono da fuori. I Consiglieri Comunali che fanno?”.

D: “Cosa non va nella Villa Comunale?”

R: “Quell’anfiteatro copre tutta la visuale dei luoghi, soprattutto retrostanti; sarebbe bastato allestire con delle sedie lo spazio che serve per le manifestazioni che vi si svolgono. Il Sindaco Magrone dovrebbe ascoltare di più i commercianti. In questo modo, se si dovessero abbassare le saracinesche per chiusura, qui diverrebbe un cimitero. Con le insegne spente i rischi sarebbero maggiori per la sicurezza. Si continuano ad aprire bar che offrono promozioni sugli alcolici – 3 al prezzo di 2 – con questa prospettiva di buio andrebbe peggio soprattutto per i ragazzi, non le sembra?”

D: “Cosa vi aspettate da questo? Quali le alternative?

R: “Ci auguriamo che prossimamente diano spazio ai giovani e che questi giovani non si facciano incantare da promesse di Assessorati o cariche varie, facendosi corrompere, ma che pensino realmente al bene della propria città.

Questa è una Città sulla carta, ma in realtà un paese che non è mai cresciuto. L’idea di politica non è comune, ma per ‘sé’.

Tutti vogliono qualcosa e anche velocemente: basta notare tutti i cambi di partito da un anno all’altro”.

 

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3 commenti

  1. Non avevo forse detto in altra occasione che quei cubi in Corso Umberto I° evocano il “Cimitero di Arlington”? Che, sulla scia di altre denominazioni “eccellenti”, sia da prendere in considerazione una nuova intitolazione della strada in Piazza dei Caduti del Commercio? Non si ritiene, visto che è stato riesumato questo dannoso vecchio progetto di restyling, che sia giunta l’ora di riesumare -a zero spese- ben tre vecchi progetti -già belli e pronti- di interramento dei parcheggi in Piazza De Amicis, Piazza Plebiscito e Piazza Garibaldi, così definitivamente risolvendo il principale ultra trentennale problema di Modugno? Ormai ci siamo tutti appiattiti su un fatto: che la politica, quella vera, non esiste più (ove sia mai esistita …). L’opposizione….. Ma mi faccia il piacere!!!!!

  2. Beh se persone che abitano in zona e i negozianti non andassero ogni ora a cambiare l’orario sul disco orario alla propria vettura parcheggiata vicinissimo al negozio ….beh…magari la gente potrebbe fermarsi con la macchina!!

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