Il quartiere Cecilia in attesa alla stazione

in cerca di inauguratori

Fino alla metà degli anni ‘80 il compito di verificare le condizioni di sicurezza di esercizio dei trasporti ferroviari e vigilare sull’ammodernamento tecnico delle ferrovie in concessione (in modo speciale a seguito di incidenti alla circolazione) era demandato agli uffici provinciali della MCTC. La motorizzazione civile (e trasporti in concessione) provinciale, più snella e “veloce”, avrebbe sicuramente impiegato meno tempo a rilasciare il nulla osta necessario all’inaugurazione della stazione del quartiere Cecilia. L’Ustif, l’organismo tecnico del ministero dei trasporti al quale, da oltre 30 anni, sono affidati i compiti che venivano svolti dalla motorizzazione civile, per impedimenti tecnici/amministrativi, non rilascia ancora il nulla osta necessario. Voci interne al ministero riferiscono però che i “misteriosi” impedimenti che ritardano l’inaugurazione di tale stazione, poco o nulla hanno a che fare con il terribile incidente del luglio scorso sulla tratta Andria-Corato della Ferrotramviaria. Alcune voci ipotizzano e parlano di dispetti e gelosie di quei personaggi esclusi dalla partecipazione all’augurale taglio del nastro che, sempre voci non confermate, assicurano si svolgerà il prossimo 25 aprile. Altri ancora assicurano invece, forse azzeccandoci di più, che il tutto è demandato al 1° maggio, festa del lavoro e primo giorno successivo alle primarie del Pd, il cui esito determinerà la giusta composizione della lista degli invitati e la mano alla quale affidare le forbici che dovranno tagliare il nastro per inaugurare la stazione Cecilia. Dopo e solo dopo tale importante inaugurazione i “ceciliani” potranno usare il treno per andare a Bari, non prima. Le inaugurazioni, signore e signori, sono cose più importanti della vostra urgenza di andare in giro sui treni, dovreste saperlo.

 

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