La riflessione di un lettore
Egregio Direttore :
Anzitutto Le va fatto un plauso per aver riportato all’attenzione Cittadina la riproposizione del giornale oggi denominato “aModugno”, ieri “Bari Sud Ovest”; ove la partecipazione farà sì che ognuno con il suo contributo, anche se non professionale sotto l’aspetto giornalistico, partecipi con spirito Sociale umano e costruttivo. Comunemente a tutta la sua redazione.
Mi permetta di fare alcune considerazioni che a mio modestissimo parere devono aprire un dialogo tra coloro che ricoprono responsabilità ai vari livelli Istituzionali e non Istituzionali. In questi ultimi mesi assistiamo sempre più a una caduta verticale dei valori sociali, oltre che a un profondo distacco della politica verso la collettività. Molti vivono il quotidiano con il “mi piace” e/o “twittando” su mezzi tecnologici che sempre più distanziano dal dialogo vero e diretto. A tal proposito si segnala che tali comportamenti stanno facendo incrementare
” patologie sociali del torcicollo” ecco perché cambiare si deve, cambiare si può, a partire da questi atteggiamenti asociali.
Sarebbe opportuno ritornare al “Porta a Porta” tra la gente per la gente!!! Al confronto diretto con le loro problematiche quotidiane e nel limite del possibile risolverle.
Lo scenario Socio-Economico della nostra Italia e in particolar modo del Mezzogiorno appare sempre più abbandonato a se stesso e non lascia spazio a facili ottimismi.
Assistiamo ad un vertiginoso calo demografico della popolazione che di fatto invecchia senza alternative e per un domani migliore delle generazioni future; le quali hanno un futuro sempre meno roseo e inesistente e sempre più emigrano dalla realtà Italia.
Questo deve far riflettere colui che ha governato il paese per Mille giorni. attraverso le solo slide, le facili promesse, assumendo di volta in volta padronanza
unilaterale di un decisionismo che non è mai piaciuto alla stragrande maggioranza del popolo Italiano.
Aveva immesso nel paese un’attenzione da rottamatore che poi si è rivelata, l ‘unica rottamazione in atto è stata quella di aver rottamato le aspettative del popolo Italiano.
A parole ha difeso valori e ideali storici di una Sinistra progressista e moderata, per una Società di uguaglianza e meritocrazia. Ma al contrario invece a sostenuto una società d’interessi Macro-Economici,e di Management faccendieri, (Creando Lobby e Gigli magici) questi ultimi anni luce distanti dai vecchi e nuovi bisogni Sociali. Ha presentato riforme non previste dal programma del suo Governo, anch’esso non votato dal popolo; ha portato un distacco determinante del mondo giovanile e del lavoro dal partito storico della sinistra.
Aver annullato la concertazione Sociale, di fatto è stato il più grosso errore fatto da un governo di sinistra.
Aver portato il paese a una continua rivendicazione del Sociale, ha così creato un divari-o inimmaginabile tra la Popolazione e il Governo.
Forse pensava che governare un popolo fosse come partecipare a delle trasmissioni televisive tipo “Ruota della fortuna”, o magari per ambizioni personali, pensava di essere alla nuova trasmissione Rischiatutto. Basti vedere il risultato del 4 Dicembre 2016. per riportarlo alla realtà,
In questi ultimi giorni riscopre la volontà di riportarsi tra la gente per i suoi interessi congressuali (Pulcinella è molto meno bugiardo di lui.)
Assistiamo giorno dopo giorno a una drammatica frantumazione della politica dal livello Centrale che territoriale, fughe di appartenenze da partiti che gli hanno proposti e fatti eleggere per poi diventare trasformisti per spazi carrieristici che non giustificano l’abbandono, questi obiettivi e aspettative personali a dispregio della collettività elettiva di quel voto espresso.
Per queste ragioni Cambiare si può . …si deve !!!
progetti I programmi, rappresentatività e rappresentanza .devono essere condivisi da momenti di confronto con espressione diretta del voto senza garantismi elettivi per alcuno e per nessun Partito e.o.movimento politico.
Per Concludere Caro Direttore le cito una metafora molto cara al mio pensiero:
“Per essere grandi, bisogna prima di tutto saper essere piccoli, l’umiltà è la base di ogni vera grandezza.”
Con fraterna amicizia Gaetano Bellomo.