Al Multisala Showville
Traboccante l’entusiasmo del pubblico, nella serata della prima nazionale del nuovo album discografico del pianista e jazzista barese Mirko Signorile, il 9 dicembre 2016.
Undici brani inediti all’interno di ‘Open your sky’, da lui composti ed egregiamente eseguiti dal Mirko Signorile Quartet, formato dai musicisti Giorgio Vendola al basso, Fabio Accardi alla batteria e Cesare Pastanella alle percussioni.
Una carrellata di emozioni, scorse sul palcoscenico della sala più grande del Teatro Multisala Showville, trasformata in un palco da concerto.
Il tutto organizzato dall’Associazione culturale Piani Paralleli.
Il concerto, che è stato l’anniversario, ora, all’ingresso del 2017, per il Quartet, di festeggiare il primo decennio di produzione inedita e di amicizia, ha concluso la trilogia ideale dei precedenti album: Clessidra e Magnolia.
La concettualità intuitivo-percettiva è stata l’obiettivo principale del gruppo verso l’ascoltatore, puntando sull’espressione della naturalezza delle note dei pezzi, d’impronta dolce, melodica, fusa a tratti ritmici e cadenzati, che porgono l’orecchio anche a toni afro-americani, a guisa di oracolo, che in taluni momenti, solo la musica sa trasmettere.
Infatti, “Open your sky, è un invito ad aprire la propria immaginazione e il proprio cuore. Il cielo rappresenta l’infinito e nell’infinito non ci sono dei limiti. In questa libertà possiamo esprimere noi stessi, la nostra unicità e la nostra bellezza: questo è il significato profondo del titolo” spiega Mirko Signorile.
Nati dall’ispirazione di parole o frasi, l’elaborazione sonora dei brani per ognuno di essi, rappresenta situazioni istintive o vissute come tali:“…Il caos genera ordine e dall’ordine può nascere la bellezza” dice Signorile. E ancora, uno dei brani è un omaggio ad un famoso discorso di Nelson Mandela che così si esprime: “la nostra paura più profonda è quella dell’essere potente sopra ogni limite e quindi, non è la nostra luce quello che ci spaventa, ma le nostre ombre”. Altri, dedicati al Locus Festival; altri alla città di Bari: ‘Via Dante 576’, che non esiste o, al nostro Paese tanto maltrattato, l’Italia, che mette in luce i suoi tanti aspetti positivi; un modo per riportarla ai suoi valori: “…Un inno alla nostra nazione, senza voler essere troppo patriottici”.
Prodotto dalla Parco della musica Records a cui fa capo l’Auditorium Parco della Musica di Roma, l’album è stato registrato al Teatro Studio dell’Auditorium di Roma, secondo una tecnica di ripresa di live-concert.
Un meraviglioso concerto ricco di emozioni, di suoni, di luci e di colori!Una fusione perfetta di sogno e realtà! Un caleidoscopio ritmico e timbrico di rara bellezza…e la bellezza è verità!