siate grati al sindaco Magrone
che riscrivendo il regolamento della consulta vi ha dato la possibilità di liberarvi dal pesante giogo che vi obbligava a tirare, da soli, la carretta dell’assessorato comunale all’ambiente. Nella conferenza stampa di lunedì 31 ottobre, disertata dalla cosiddetta “libera stampa”, molti pensavano di assistere ad un lungo dibattito in punto di diritto sul nuovo regolamento della consulta. Così non è stato. Il finalmente ex presidente della consulta, Tino Ferrulli, ha tenuto a precisare che le associazioni aderenti alla consulta non hanno mai avuto bisogno dell’amministrazione comunale per portare avanti la “politica di strada”, prerogativa essenziale dell’associazionismo, quella politica basata esclusivamente sulla difesa del bene comune dei cittadini, quella costantemente richiesta dalla gente; che l’ambientalismo modugnese non è nato con il regolamento approvato all’unanimità in un consiglio comunale del 2012 e che certamente non morirà a causa di un regolamento approvato solo dalla maggioranza; movimento che ha imposto la scelta di “lavorare gratis” per difendere la salute dei modugnesi e del loro territorio dalle insidie delle attività inquinanti degli insediamenti industriali di tutti i tipi. Tino Ferrulli, ribadendo il proposito di chiedere, ai referenti delle associazioni, l’impegno morale di non “usare” l’associazionismo ambientale come trampolino di lancio per l’elezione a consigliere o ad altri incarichi nell’amministrazione comunale, ha chiarito definitivamente di non aver mai avuto, e né avrà mai, la voglia di candidarsi o accettare incarichi politici, né tanto meno, incarichi amministrativi.
Tutto ciò per ribadire che è l’attuale amministrazione a rimetterci con questo nuovo regolamento della consulta in quanto evitando, come ha evitato, il confronto con la cittadinanza attiva, rifiutando il dialogo con chi da anni si batte per la salvaguardia dell’ambiente e rendendo la consulta una “dependance” dell’amministrazione comunale, dimostra, senza alcuna ombra di dubbio, di aver scelto di “comandare” invece di governare la città, come ha fatto notare, nel suo intervento, Il dott. Agostino Di Ciaula. Lo stesso scienziato al quale il sindaco Magrone si affida per una “consultazione” utile a formulare osservazioni idonee ad evitare l’insediamento della Ecofuel, un’altra azienda inquinante, lo stesso scienziato che per questo sindaco, quando deve dimostrare alla sua onniaccondiscendente maggioranza di essere da solo al comando, diventa un sovrastimato “angelo mandato dal cielo”.
È la separazione fra politica e amministrazione, quella auspicata da Tino Ferrulli, che libererà le associazioni ambientaliste dalla subalternità all’amministrazione comunale determinata già dal regolamento della consulta del 2012. Allorquando, in perfetta buona fede, il movimento associazionistico modugnese accettò la proposta che, altrettanto in buona fede, l’allora assessore all’ambiente Agostino Di Ciaula presentò a tutte le forze politiche, organizzazioni e associazioni attive sul territorio, per eliminare la contrapposizione fra politica e amministrazione nelle problematiche ambientali. Non si tenne conto, in quella occasione, di un principio fondamentale della politica: “mai fare affidamento sulla buona fede dei futuri governanti”. Anche se capaci di riappacificanti profferte da fioraio.
Intanto Modugno è sporca come non mai. Stamane, 3 novembre, alle 12 nella zona da Viale della Repubblica a Via Salvo D’Acquisto, le buste della plastica erano ancora giacenti ad ingombrare i marciapiedi. E quando è passato l’automezzo per il ritiro ha dovuto destreggiarsi tra il traffico delle auto, anche parcheggiate dove capita. Poi ci sono anche marciapiedi e strade zozze all’inverosimile. Non si vede più un netturbino giornaliero e quando passa l’auto spazzatrice i rifiuti rimangono sotto le auto parcheggiate e sui marciapiedi. Viva l’ambiente!!!