La conclusione a Modugno
Si è conclusa a Modugno, domenica 2 ottobre, la festa provinciale dell’Unità, dopo gli appuntamenti di Altamura, Molfetta e Noci. La serata di ieri ha visto ospiti il Viceministro degli Interni, Filippo Bubbico, il parlamentare Dario Ginefra, il Sindaco di Bari e presidente della Città Metropolitana Antonio Decaro. Dopo l’apertura di Ubaldo Pagano, segretario provinciale del PD, il confronto ha centrato il tema del peso che hanno sicurezza, legalità e tempi della giustizia sulla scelta di investire nel nostro Paese e creare ricchezza e lavoro, nel sud in particolare. L’Area industriale di Modugno-Bari e le sue “sofferenze” è stata presa a paradigma di una fase epocale di macrocambiamenti economici e produttivi, di cui la vertenza ex OM è divenuta un simbolo triste.
E la stessa area industriale tuttavia, resta protagonista con le infrastrutture come la camionale e la poligonale di Bari, che confluiranno nel nuovo casello autostradale di Bari-Zona industriale. Infrastrutture impattanti sul territorio ma nondimeno strategiche.
Venerdì 30 settembre, nell’ambito della stessa festa, si è tenuto invece un interessante e partecipato dibattito con i sindaci, e loro referenti, delle Città che compongono l’Aro Ba2, moderato dal giornalista Nicola Mangialardi. Modugno, Bitetto, Bitritto, Sannicandro, Palo del Colle, Binetto e Giovinazzo. Le modalità di avvio della raccolta differenziata, in ciascuna Città, le criticità, le scelte fatte in avvio, sono state il focus sul quale ciascuno dei relatori ha risposto alle domande del giornalista e del pubblico. Sono state interessanti le risposte arrivate e quelle che non arriveranno mai, ma che stanno lì lì e che aspettano di essere date. Come il modo in cui l’Aro ha scelto in modo condiviso, oppure mai scelto insieme né discusso insieme, a chi conferire la frazione umida. Allora si scopre che mentre Modugno ha scelto eroicamente di conferire presso un impianto di Manduria, alcuni degli altri comuni conferiranno a Tersan, di Modugno. A noi la puzza (che si va man mano contenendo dentro un impianto “normalizzato” e riportato a condizioni di legge) agli altri il risparmio, se non altro sul trasporto. Mentre tutti gli altri Comuni chiedevano un confronto serrato su questi e altri aspetti, Modugno decideva di partire prima e comunque non oltre “i 90 giorni dall’affidamento dell’incarico, previsti dal contratto con il nuovo gestore”. Lecita la domanda che si sono posti gli altri sindaci: “saremmo quindi noi quelli che hanno operato nell’illegalità, visto che abbiamo deciso tutti di prenderci più tempo per comunicare alle nostre comunità la rivoluzione della raccolta differenziata, al fine di commettere meno errori?”
Queste riflessioni, tra le diverse altre emerse, hanno reso la serata decisamente più interessante della domanda sul dove dovesse correre, lasciando quel dibattito, “la massima esperta in questioni ambientali della nostra Città”, l’Assessora Luciano. Di certo “sprecata” a discutere con i suoi colleghi, dentro la sede sudicia di “un partito qualunque”. La festa è finita. Così è, se vi pare.
COMUNICATO STAMPA