Grande dimostrazione di forza,
ieri sera, del soldato Magrone. Tre dozzine di carabinieri sono stati chiamati a difendere la testa di ponte di palazzo Santa Croce, ultimo baluardo della legalità modugnese. Scongiurato l’attacco di 7 kamikaze modugnesi, il soldato Magrone ha spavaldamente mantenuto il suo posto in trincea. Annullata anche la minaccia di franchi tiratori con la previdente attenzione del nostro eroe di non sporgere il capo oltre l’orlo del suo scranno. L’indomito guardiano cittadino, seppur a volte messo in sordina da un tremebondo apparato acustico e infastidito da alcune scorrerie verbali provenienti dalle posizioni occupate dai 7 disperati, ha tenuto imperterrito la posizione; l’invitto “conducator“ modugnese, con la voce ferma e chiara di chi non ha alcun timore di apparire per quello che è, ha completamente e definitivamente spezzato le reni all’esercito proletario dei 7 disoccupati. La definitiva sconfitta dell’esercito nemico è stata facilitata dalla silenziosa azione di retroguardia delle truppe schierate all’ala sinistra del fronte magroniano. Un’opera di grande “intelligence” quella svolta, in preparazione dello scontro finale, da alcuni ascari delle truppe assediate: “in coscienza vorremmo dire di no, ma diciamo si e lo facciamo perché tredici aventiniani hanno permesso l’arrivo di un commissario del popolo che ci ha lasciato senza armi di difesa e ci costringe, oggi, a difenderci e a trincerarci negli ultimi scorci di un paesaggio che, per colpa loro, rischia di perdere definitivamente qualche migliaio di metri quadri di terreno agricolo, per far posto ad un’opera viaria impostaci dal dittatore della città metropolitana”. Questo l’argomento preparatorio al definitivo annichilimento delle forze avversarie che, già indebolite dal digiuno e dal mancato approvvigionamento delle famiglie al seguito e sovrastati dalle preponderanti forze alleate accorse in aiuto del “full-back” modugnese, nulla hanno potuto opporre alla ferrea legge della retorica del primo cittadino che ha definitivamente chiarito che non si può chiedere di realizzare qualcosa ad un sindaco che non ha ancora realizzato niente per colpa dei suoi predecessori.
Non mi resta che piangere…..
Di gioia, vero?
Perchè, perchè si bestemmia al punto da dire che non ha prodotto niente? E i bidoni dove li mettiamo? Pare che sia addirittura schizzato in sù il PIL, anche se poi in ricaduta si è trasformato in organico, differenziato, plastica, carta, sputazze, ecc. mentre, per chi li ha forniti, in oro, incenso e mirra! E daje Magro’, dacce un tajo!!!