La vista delle decine di minicassonetti famigliari,
malamente allineati lungo le pareti esterne delle abitazioni, che impediscono il passaggio sui già ristretti marciapiedi delle nostre strade, fa già rimpiangere la presenza dei maleodoranti bidoni della spazzatura. Nemmeno uscire dieci minuti prima del solito orario per recarsi al lavoro serve per riportare in casa il bidoncino: sconsolati lo si osserva tutto pieno di quello che, a volte per una settimana intera, con attenzione si è conservato in casa. La lettura del capitolato di appalto del servizio di raccolta dei rifiuti, quel porta a porta che da tanto si aspettava di vedere avviato, fornisce una risposta alla domanda che in tanti si pongono: “ma chi ha deciso di fare così la raccolta differenziata a Modugno?” Magrone, è una scelta del sindaco Magrone e della sua condiscendente maggioranza.
All’articolo 7 ( pagina 9) del DISCIPLINARE TECNICO PRESTAZIONALE è scritto che: Qualora l’utenza beneficiaria del servizio di igiene urbana in argomento sia localizzata in palazzine o agglomerati di alloggi regolarmente costituiti in condomini, lo svolgimento del servizio potrà avvenire con la dislocazione di appositi contenitori condominiali di adeguata capacità volumetrica.
Inoltre, sempre nella stessa pagina, qualche rigo più in basso: Sarà obbligo da parte del condominio provvedere all’esposizione sulla pubblica via dei contenitori condominiali, da ubicare nei pressi della recinzione con la strada pubblica, o in alternativa, il condominio dovrà consentire l’accesso alla proprietà condominiale, nelle immediate vicinanze dell’ingresso;
Per noi modugnesi, privi come siamo di “cultura della differenziata” e tendenzialmente incivili e scettici a prescindere – così ci definiscono nei comunicati stampa – la lettura di questo disciplinare è alquanto istruttiva. Nell’articolo 6, alla pagina 8, si parla: di provvedere alla distribuzione completa dei materiali (contenitori) presso le utenze, compreso il materiale informativo predisposto a cura dell’I.A. ed il materiale aggiuntivo eventualmente fornito dall’Amministrazione comunale;
Nella pervicace ricerca di probabili colpevoli di mancanze ed omissioni, retaggio del suo recente passato, il sindaco Magrone ha voluto che tutte le utenze fossero dotate di minibidoni, perché ognuno di questi è munito di transponder (un dispositivo che permette di identificare il titolare del contenitore) e questo facilita la possibilità di sanzionare i modugnesi che non rispettano le modalità di conferimento dei rifiuti. Pertanto più bidoncini ci sono più trasgressori vengono identificati. Nemmeno nella Germania Democratica arrivarono a tanto. Per questo per la strade, a breve, per due volte la settimana, si potrebbero contare 30.000 bidoni di immondizia. Modugno, una città bidonata.
Però il 15 settembre dalle ore 23,59 (come rilevato sul sito istituzionale del Comune) ci sarà la disinfestazione, per irrorazione, di tutte le strade comunali. E pertanto saranno irrorati e disinfettati tutti i bidoncini depositati a marciapiede. Sto ancora pensando se è una buona o cattiva coincidenza.
Le prime righe di pagina 9 (art. 7) del Disciplinare Tecnico Prestazionale: “Contestualmente alla raccolta l’I.A. dovrà garantire la pulizia dell’area pubblica utilizzata dall’utenza quale sito di deposito del rifiuto fino al momento della raccolta.” quindi ogni volta, ogni notte, non solo per le “una tantum” pomposamente annunciate.
La gente è un continuo lamento, come se fossimo gli unici al mondo a fare il porta a porta…un consiglio: differenziarci anche voi che avit rutt u ….
…differenziatevi
T si auadagnat la quart du ppan e nu bidon rialat! Dritt jidd!
Dopo aver letto l’articolo, mi sono veramente reso conto dell’approssimazione, della ignoranza (strumentale?) e della pochezza con cui viene gestita un materia così delicata. L’importante è l’apparire, dire che a Modugno è stata fatta una “rivoluzione copernicana”, vero signori Amministratori comunali? Ma anzicchè coltivare i vostri “orticelli”, vi è mai venuto in mente d’inforcare una bicicletta per scoprire, giorno dopo giorno, dove vanno a finire le buste d’immondizie degli “incazzati”? Vi prego, fatevi un giretto. E poi, non avevate detto che dopo un mese dell’avvio della raccolta differenziata sarebbe stato fatto un check up della situazione onde individuare anomalie per l’ottimizzazione del servizio? Ma va là! Comunque, grazie di nuovo, Dott. Oro! Io ho già fatto tesoro delle sue dritte …
E che dire della farsa della “Busta Viola”? L’ultimo venerdì di agosto la quasi totalità di quelle conferite a marciapiede, sullo stesso sono restate. La mia per 4 giorni dopodiché, siccome non sono dipendente della AROBA2, non l’ho risalita in casa ma l’ho portata al cassonetto giallo della raccolta indumenti che la stessa AROBA2 sta sollecitando alla rimozione. Poi oggi leggo su FB una risposta della AROBA2 la quale sostiene che la busta viola va depositata sì l’ultimo venerdì del mese ma previa segnalazione al numero verde. Modugno: una città bidonata (come sostiene il Direttore) e imbustata (aggiungo io). Ma a “colori”.