di Valentino Di Persio
Ogni qualvolta le forze della natura si scatenano su di noi, riaffiorano puntualmente attraverso le parole, i disegni del Creatore, inaccessibili alle nostre menti. Questa è una riflessione sull’esistenza terrena, che ridimensiona di molto la pretesa, tutta umana, di supremazia sulla Terra.
Ho profondo rispetto per coloro che ci credono, ma io nutro un forte scetticismo sulla possibilità che ci possa essere un’altra vita dopo questa e, a maggior ragione, che quella, ovvero la vita che verrà, possa essere eterna. Reincarnazione, resurrezione, paradiso, inferno, purgatorio e via discorrendo, secondo il mio modo di pensare, sono tutte elucubrazioni mentali dell’essere umano.
In verità l’uomo nella sua immensa presunzione crede di essere, in esclusiva, nelle grazie di qualcuno, il Demiurgo dell’immenso. Egli, l’uomo, in forza di auto-proclamazione a “favorito” del Creatore, si pone al centro dell’universo come padrone di tutti i privilegi sia terreni che ultraterreni.
L’uomo, pervaso dalla superbia, esclude, aprioristicamente da tali benefici gli altri esseri che lui, sempre l’uomo, si è preoccupato di classificare quasi con disprezzo, in sottospecie animali e vegetali tanto per mettere dei paletti, prendere le distanze e far capire chi comanda, dimenticando, troppo spesso, che la sua sopravvivenza è legata ineluttabilmente proprio a questi esseri …minori?
Povera umanità illusa dalle illusioni! Nessuno è mai tornato indietro dopo la dipartita per raccontarci qualcosa, ragguagliarci, tranquillizzarci, per darci qualche prezioso consiglio su come guadagnarsi l’ambito premio d’una seconda beata ed infinita vita. Beata? Ma ne siamo certi che una vita all’acqua di rose, ovvero un’esistenza senza mai un benché minimo problema, una contrarietà, che so, un mal di pancia, un boccone andato storto, un assegno scoperto, una cambiale scaduta, un figlio con zero in condotta e quattro in matematica, il coniuge infedele, una figlia che si fa le canne, gli alti e bassi, il sorriso e il pianto, insomma la quotidianità, sia proprio la vita che vorremmo? Sai che barba, che noia infinita! Manco potresti gettarti dal ponte o sotto ad un treno perché la tua vita, essendo tassativamente eterna, non puoi nemmeno togliertela.
Che bello sarebbe, però, avere la testimonianza, la prova dell’aldilà. Non per altro ma per vedere il comportamento di certa gente protesa a meritarsi un’interminabile esistenza. -Mica voglio precludermi l’eternità per qualche milioncino!- direbbe il politico corrotto, l’amministratore ladrone, lo stupratore, il pedofilo, il truffatore, insomma, tutta gente di malaffare. Niente più ingiustizie sulla terra! Tutti buoni, zitti e mosca, in attesa di stirare le cuoia. -Intanto andiamo in Paradiso…- penserebbero quegli infamoni, -Poi vedremo come organizzarci per sovvertire l’ordine celestiale-. Ci basti guardare il cielo, abitato da un indefinibile numero di astri distanti tra loro milioni di anni luce, per riflettere, per renderci conto che l’umanità è solo pulviscolo rispetto all’immenso. Eppure c’è ancora chi agisce ed uccide i propri simili in nome e per conto di un Dio (ma esiste?) che non gliel’ha mai chiesto e che non gli passa minimamente per la testa di chiederglielo in futuro. Ci sentiamo padroni, dominatori del nostro Pianeta, salvo poi rimanerne fatalmente impigliati, impotenti, nei suoi imprevedibili sussulti. Personalmente sono portato a credere che la vita sia un dono misterioso, un limite all’umana intelligenza per capirne le finalità e che vale bene la pena di essere attraversata fino in fondo. La vita non avrebbe alcuno scopo senza la morte. Ma chissà! Forse non esistono né l’una né l’ altra e noi, tutti, siamo solo una mera illusione pensante, alla perenne ricerca di conferma della nostra esistenza…. tra quelle macerie.
Un bellissimo articolo!
Buongiorno Direttrice, grazie per il tuo commento … superlativo.
Come sempre, arrivi al nocciolo della questione, Valentino. La penso esattamente come te e tanto mi piacerebbe che qualcuno tornasse a raccontarci se e cosa esiste nell’aldilà.. Mai succederà, quindi godiamoci questa vita nel miglior modo, onestamente, in amicizia, senza odio, invidia e gelosia. Aiutiamoci l’un l’altro dove possibile ! Mera illusione, vero? Però la speranza è l’ultima a morire, sempre!
Articolo bellissimo !!!