Quello che molti ricorderanno dell’ultimo consiglio comunale
non sarà di certo l’esito delle votazioni né, tantomeno, quello che si è votato e ancor di meno rimarrà nella memoria come hanno votato i consiglieri. Del consiglio comunale del 27 luglio 2016 saranno ricordati, in particolare, gli interventi di due consiglieri, quello di Vito Signorile, dei 5 stelle e quello di Vito Del Zotti. La registrazione di quanto avvenuto durante il consiglio comunale permette di riascoltare quanto dichiarato dai due consiglieri nei loro interventi ed è inutile riportarli nella loro interezza. Basta dire che Vito Signorile ha dichiarato di essere stanco di apparire come una sorta di consigliere “mò sì, mò no” agli occhi della gente, solo perché all’amministrazione Magrone non è ancora giunta la comunicazione di quanto stabilito dal Consiglio di Stato che, contrariamente a quanto sentenziato dal Tar Puglia, ha stabilito che chi deve occupare la sedia sulla quale lui viene ancora invitato a sedersi è Pietro Massarelli e non lui, e pertanto, invitando chi deve far chiarezza a farlo, saluta tutti e va via.
L’intervento di Vito Del Zotti invece si è svolto in più fasi: inizialmente ha annunciato che in qualità di consigliere “che non capisce niente” avrebbe fatto una dichiarazione; quindi ha messo in evidenza un “errore di copia incolla” che lui, “consigliere che non capisce”, ha rilevato sul sito del comune; ed infine ha chiesto al sindaco di astenersi, in futuro e per sempre, dal dichiarare come invece ha fatto nel consiglio comunale del 14 giugno, che Vito Del Zotti è un consigliere che “non capisce niente e non ha mai capito niente”. Continuando nel suo intervento il consigliere Del Zotti ha iniziato ad elencare quello che, nei circa tre anni passati come collaboratore dell’allora deputato Nicola Magrone, ha appreso dall’attuale sindaco.
“Da lui ho appreso come si fa a far cadere un sindaco” e rivolgendosi ai banchi occupati dai consiglieri di maggioranza “ma questo voi non potete farlo”, ed è partita la caciara, sedata dall’intervento a più riprese della presidente del consiglio, dello stranito sindaco e di molti altri, intervenuti a raffreddare gli animi, ha impedito, al consigliere con più presenze nel consiglio comunale, di completare l’elenco di quanto l’attuale sindaco ha cercato di insegnargli negli anni di stretta collaborazione politica.
La non conoscenza degli altri due insegnamenti che Vito Del Zotti “non ha mai capito” ha stuzzicato la curiosità di molti e del sottoscritto in particolare.
Raggiunto all’uscita il consigliere, la domanda di “quali sono gli altri due insegnamenti che non hai capito?” è stata subito posta. Con molta ritrosia e titubanza mi è stata data questa risposta:
Voi tutti sapete degli anni che ho trascorso come collaboratore di Nicola Magrone quando lui era deputato, e quello che come consigliere comunale ho fatto in quegli anni; sapete che ho sottoscritto la mozione di sfiducia nei confronti dell’allora sindaco Vaccarelli. Amministrazione Vaccarelli durante la quale l’allora deputato Magrone perse, contro Rosario Polizzi, la possibilità di essere confermato alla camera. Fu allora che appresi, mettendoli in pratica, le modalità della mozione di sfiducia verso un sindaco. Quelli invece che non ho mai messo in pratica sono quelli per i quali Nicola Magrone dice che non ho mai capito niente, sono quegli insegnamenti che io non ho mai messo in atto, come quello di come si fa a “infognare anche la più antica delle amicizie se queste mostrano capacità di intendere e volere” o la “capacità di calpestare la dignità altrui, in virtù di un innato narcisismo masochista a cui consegue una vita di costante solitudine”. Non capisco niente e sono fiero di non aver mai capito niente di quella grammatica politica che impone la coniugazione di un solo tempo indicativo “io sono” alternato solo all’imperativo assoluto. Esistono gli insegnanti di vita e gli insegnamenti della vita e solo a quest’ultimi devo quello che sono oggi, fiero di non essere stato l’alunno modello del prof. Nicola Magrone.
Buona serata, cia.
Non sono un estimatore dell’uomo politico Magrone. Detto questo mi fa specie che il consigliere Vito Del Zotti si faccia vanto delle sue porcherie fatte come consigliere comunale (almeno quelle si possono rendere pubbliche). Che della politica con la P maiuscola non capisci niente mi, dispiace dirlo ha ragione il Sindaco Magrone non una ma mille volte. Non è facendo l’istrione in C.C. che si possa girare pagine e ripartire col fare politica degna di questo nome e se proprio non puoi fare a meno, anche con te. Modugno ha avuto e sta avendo momenti difficili e bene che Tutti con umiltà e voglia di fare si arrotolano le maniche e si mettano a operare.
Beh!!! Io difendo Nicola Magrone, mi dispiace per il destino amaro di essere vittima di tradimento da parte dei suoi più stretti collaboratori passati, presenti….e se tanto mi da tanto anke futuri. Modugno sta affrontando ( come tutta la nazione e tutto il mondo) una crisi come non se ne ha contezza nella storia, ma allo stesso tempo è una crisi che porterà ad una svolta epocale, qua bisogna che non solo ci si “rimbocchino le maniche” bisogna anke “sporcarsi le mani” (non in senso negativo) ma cominciare a zappare. Svegliare la coscenza sociale, farsi carico dei più deboli, di quelli che non riescono a mettere a tavola il “pane quotidiano” che non riescono a pagare l’affitto, non possono permettersi un gelato la domenica….Un buon amministratore della cosa pubblica (i nostri soldi) di queste cose si deve preoccupare (per amministratore intendo dal Sindaco all’ultimo consigliere in ordine alfabettico) e non occuparsi di beghe personali da portare in C.C. E’ ridicolo…Nessuno degli amministratori della cosa pubblica eletti dal popolo (noi fessi che andiamo a votare) è eletto per portare in C.C. beghe personali ne da una parte (sindaco) ne dall’altra (consiglieri) SIETE UN ISTITUZIONE DOVETE RENDERVI CONTO KE SIETE DEPERSONALIZZATI ….E MO BASTA……
certo le beghe personali,ma il C.C. e’ composto di persone e le persone come ovunque si devono per prima reciproco rispetto.Siamo in presenza di una politica espressa da questa maggioranza democraticamente eletta alla giuda del paese che e’ lenta al meglio delle sue capacita’ e presuntuosa sia nel giudicare tutto e tutti pensando di avere la verita’ in tasca in esclusiva quando nel credere di applicare una sorta di autarchia……la vedo grigia per il futuro della nostra Citta’ ,nostra perche’ la maggioranza di Modugno ha idea diversa da quella uscita dalle urne.
Il rispetto per le persone e per le istituzioni che queste rappresentano dovrebbe essere il primo punto per tutti gli attori del teatrino della politica. Senza il rispetto reciproco non si costruisce nulla.