Tocca a palazzo Santa Croce

Una città in piena riqualificazione urbana

santa croce1Avviati i lavori di restauro e valorizzazione della sede del municipio. A Modugno vengono avviati in questi mesi molteplici e importanti interventi, alcuni già partiti e completati, come il rifacimento di piazza Umberto I e la prima pista ciclabile cittadina, altri in fase di avvio come via Magna Grecia, Piazza Pio XII, il Centro Storico e il Palazzo Santa Croce. Le gare per la realizzazione dei progetti curati dall’amministrazione Magrone sono giunte infatti tutte a conclusione, con un tour de force per non perdere i fondi europei e arrivare alla realizzazione delle opere. In una città che da oltre vent’anni non conosce opere pubbliche di qualche rilevanza, partono dunque in contemporanea molti lavori di riqualificazione di piazze, strade e palazzi. All’insegna del risanamento ambientale, della valorizzazione degli spazi pubblici e dei beni architettonici, del decoro urbano e di una migliore qualità della vita.

PALAZZO SANTA CROCE, LA SEDE DEL MUNICIPIO
È l’ora, dunque, di un bene storico/artistico risalente al 1600, Palazzo Santa Croce, di proprietà comunale, dove sono iniziati ieri i lavori per il restauro del chiostro interno, per la valorizzazione e per la fruizione del complesso dell’ex monastero destinato a diventare nuovo polo culturale. Lavori finanziati per un importo complessivo un importo complessivo di € 785.000 ottenuti lo scorso 15 ottobre dall’Amministrazione Magrone con la partecipazione al bando regionale “Interventi di recupero, di restauro e valorizzazione dei beni architettonici ed artistici”.


Che cosa è oggi Palazzo Santa Croce.

Edificato in origine come convento per monache di clausura nel 1618, attiguo alla omonima chiesa, Palazzo Santa Croce sorge nel cuore del borgo antico di Modugno tra piazza del Popolo, via Carmine e via la Motta. Dopo aver ospitato l’ordine delle Olivetane, nel 1866, con la legge di Soppressione degli Ordini Religiosi, il fabbricato viene acquisito al Demanio. Con decreto reale del 24 maggio 1896 è successivamente ceduto al Comune e l’Amministrazione Civica nel 1899, dopo lavori di adattamento, vi trasferisce le sedi del Municipio, della Pretura e del Carcere Mandamentale.
L’intero complesso, ex monastero e chiesa, è riconosciuto come sito di considerevole interesse storico e artistico e come notevole testimonianza di architettura sacra del sei-settecento. Di qui la scelta dell’amministrazione Magrone di farne oggetto della proposta di restauro che la Regione Puglia ha valutato, selezionato e ammesso al finanziamento.

Che cosa si farà nel e del Palazzo Santa Croce.
Il restauro.
santa croceSarà interessato dal progetto di restauro l’interno dell’edificio, laddove si apre un chiostro con doppio ordine di colonnato (al piano terra e al piano superiore) che presenta elementi architettonici di pregio: pilastri imponenti con capitelli dorici, corridoi dalle volte a vela, colonnine con capitelli a foglie sul parapetto del primo piano e molti altri particolari di rilievo. Gli interventi previsti sono di revisione generale dei paramenti murari, sulle colonne del piano terra e del primo piano, sugli elementi lepidei (basi, capitelli, etc.), di rifacimento di intonaci e delle pavimentazioni, con riguardo soprattutto al camminamento centrale del piano terra (sarà ricoperto da lastre di pietra tenera), nonché il camminamento del primo piano, di pulitura delle superfici, di patinatura delle pareti in pietra calcarea. Sarà inoltre rivisto l’impianto elettrico e a una nuova illuminazione interna con faretti. A un proiettore da incasso a terra, sarà affidato il compito della valorizzazione estetica notturna del nuovo chiostro riqualificato.

Un nuovo polo culturale. Il progetto prevede la fruizione pubblica per gli ambienti interni annessi al chiostro (soprattutto quelli a pianterreno) nei quali sarà recuperato lo spazio originario (con le coperture di volte a botte) mediante l’eliminazione dei tramezzi. Vi verranno quindi attrezzate una sala per convegni, meeting ed eventi e una sala didattica completa di postazioni multimediali e dotazioni tecnologiche per proiezioni e diffusione sonora. Il chiostro centrale verrà allestito come cortile polifunzionale, le cortine murarie perimetrali del cortile diventeranno quinte espositive sulle quali, grazie a moderne tecnologie di comunicazione visiva, audio e sensoriale, divulgatori e artisti potranno diffondere contenuti e proporre performance creative.

COMUNICATO SEGRETERIA SINDACO MAGRONE

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