Riportiamo la risposta del ministro dell’ambiente Gian Luca Galletti, all’interrogazione del presidente di Scelta Civica, l’Onorevole Salvatore Matarrese,
nel “question time” alla Camera dei Deputati, relativa ai centri raccolta rifiuti di Binetto-Modugno-Bitetto dei quali viene posta in evidenza la mancata entrata in funzione nonostante abbiano già ricevuto il 95% dei finanziamenti. (Leggi qui)
Quello del CCR di Modugno è uno dei numerosi argomenti dei quali il sindaco Magrone non parlerà nell’incontro organizzato per giovedì 25 febbraio. In quell’incontro il sindaco ha anticipato che parlerà di quanto ha realizzato in questi ultimi 200 giorni e ovviamente non essendo il CCR ancora in funzione non rientra nel lungo elenco delle cose realizzate. Del resto nemmeno l’argomento delle centraline sarà trattato dall’amministratore comunale nel cinema dell’oratorio, come non c’è in quell’elenco l’argomento relativo alla pulizia delle strade o quello della promozione della raccolta differenziata. Del resto nemmeno Del resto così come non si possono addossare all’attuale amministratore di quel grande condominio che è Modugno tutte le responsabilità delle precedenti amministrazioni, nello stesso modo non si può pretendere che riesca a risolvere tutti i problemi come un capo condomino qualunque. Con tutti i debiti e pignoramenti ai quali bisogna far fronte è già un miracolo aver realizzato tanto in solo 200 giorni. È vero che prima di questi duecento ce ne sono stati altri 400 da sindaco, più di 700 da deputato e numerose campagne elettorali nelle quali esporre i propri programmi ma si sa pure che nemmeno Roma è stata fatta in un giorno, come si dice, ed è difficile realizzare i propri progetti se non c’è la volontà di tutti a sostenerti. E se non ce la fa a fare quello che, come ogni politico, dichiara di voler fare non è mica per colpa sua o perché è politicamente incapace. Perciò non si può dire, assolutamente, che il sindaco Magrone è politicamente incapace se fra le tante cose che ha promesso di fare non è ancora riuscito a realizzare nemmeno il mitico primo punto del suo programma politico del 2011, che ha riproposto tale e quale nel 2013 e ancora l’anno scorso: * Il primo, indilazionabile dovere della nuova Amministrazione sarà quello di adeguare alla legislazione attuale lo Statuto comunale. Il ruolo del Consiglio, dei singoli Consiglieri, della Giunta, dei singoli Assessori, è stato negli ultimi dieci anni duramente mortificato. Le Commissioni consiliari esautorate, le Consulte cittadine, promesse a gran voce, rimaste lettera morta [e, se istituite, letteralmente ignorate e vanificate dentro ad un sistema di clientele aggressive]. Ne è derivata una gestione amministrativa quasi clandestina, nemmeno partitocratica quanto addirittura autoritaria e antidemocratica. Nessun cittadino, nessun gruppo di cittadini ha avuto lo strumento e trovato le vie per far sentire la propria voce.
Saranno senz’altro tanti i motivi per cui Nicola Magrone non riesce a realizzare in pieno il suo programma ma non per questo si può dire che sia politicamente inidoneo ad amministrare il mega condominio modugnese. Sarebbe il caso quindi che oltre agli argomenti di interesse comune dei quali parlerà giovedì, il sindaco esponga anche i motivi di tale incapacità. D’altronde è evidente che fra tanti argomenti ha scelto quelli che possono illustrare al meglio la sua opera di amministratore, la speranza è che giovedì ci sia la possibilità da parte dell’uditorio non solo di porre delle domande su argomenti forse un po’ più interessanti ma che si possano anche ottenere delle risposte.