Servizi e servitori

Sempre più evidente il tentativo dei rappresentanti della partitocrazia nostrana di distogliere la nostra attenzione dai problemi reali che ci affliggono.
Riempiono le pagine dei giornali e dei social network con esternazioni frutto delle loro continue elucubrazioni su argomenti che solo loro considerano di estremo interesse. Argomenti che molto spesso servono soltanto a distogliere l’attenzione dei “serviti” dalle questioni realmente importanti. Un esempio? Mentre si discuteva tanto di unioni civili e adozioni l’attenzione dei “serviti” veniva costantemente spostata sul numero dei partecipanti al Family day: “un milione” diceva chi c’era; “nemmeno 40 mila” calcolava chi non ci stava e portava come argomento il confronto con il concerto dei Rolling Stones di qualche anno fa quando in 70 mila riempirono, fino all’orlo, il catino del circo massimo di Roma, lo stesso che ha ospitato il Family day. Ora va bene che i vuoti di memoria dei “serviti” fanno bene alla politica di tali “servitori”, però, dire oggi che in quello spiazzo al massimo ci possono stare 70 mila persone quando invece da anni affermano che nello stesso luogo, nelle loro adunate partecipano a milioni appare proprio come un pretesto per distogliere l’attenzione dei “serviti” da quello che avviene in parlamento. Leggere a tale proposito quanto scrive il Corriere della sera può chiarire meglio l’argomento.
Ancora un esempio? Altro argomento finalizzato alla “distrazione di massa” usato con successo dai “servitori” del nostro paese è quello dell’aumento esponenziale degli iscritti al maggior partito nazionale (chiedo scusa per l’aggettivo). Ogni giorno qualcuno dei tanti “servitori” proveniente dai ranghi della maggior scuola di mala gestione della cosa pubblica, viene costretto agli arresti domiciliari. Non meraviglia quindi che, per solidarietà, i loro compagni di scuola addebitino all’alto numero di iscritti la responsabilità del basso livello dei “servizi” forniti dai loro colleghi. Vedi a tale proposito il caso di Brindisi dove il consigliere comunale che raccoglieva il maggior numero di consensi era il pilastro sul quale si reggeva l’edificio sindacale.
Cosa dire poi delle innumerevoli elucubrazioni dei nostri politici sul coinvolgimento del genitore di una loro alunna modello nella crisi delle banche italiane? Non sono forse esternazioni fatte apposta per distrarre la nostra attenzione di “serviti” dalla molto più grave crisi finanziaria della Deutsche Bank, il maggior istituto di credito tedesco? Leggere per credere.
Il grande problema che affligge la nostra teutonica nemica Agela Merkel viene sapientemente nascosto fra le notizie di scarso interesse. Forse per rispetto al detto “il nemico del mio nemico è mio amico” ?
Certo è che chiacchierare come comari nullafacenti invece di parlare di cose che incidono pesantemente sulla nostra vita non potrà farci sentire meno il dolore per il “servizio” che questi “servitori” ci stanno facendo.
 

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