Politica modugnese: una cosa seria che rallegra

Politica, è noto, viene da polis e indica tutto quello che riguarda la città. Per gli antichi greci non esisteva un luogo della politica che fosse diverso dalla città. Il vivere in comune era politica: era inconcepibile che qualcuno non partecipasse attivamente a ciò che in definitiva organizzava tutta la sua esistenza.

Aristotele, uno di quegli antichi greci, definiva l’uomo “animale politico” e si sa che gli animali non ridono. Per questo si ritiene che la Politica sia una cosa seria che va affrontata in modo grave, senza alcuna concessione al frivolo o al ridicolo. Sbagliato; la Politica, in quanto organizzatrice del vivere comune, si occupa di tutti gli aspetti della esistenza umana e si pone, come obiettivo ultimo, il miglioramento del benessere comune. Se si sta bene la gente sorride, il “bene essere” si vede quando gli occhi lacrimano per il ridere non per il pianto. Siamo fortunati noi modugnesi ad avere un sindaco ed una amministrazione che hanno reso allegra la città; non ci possiamo lamentare, l’abbiamo votato, la maggioranza dei votanti modugnesi al ballottaggio l’ha votato determinando in tal modo anche il grado di divertimento della nostra esistenza per i prossimi anni. Bene fa il sindaco Magrone quando nei suoi interventi in consiglio comunale o in qualche manifestazione pubblica fa sorridere la gente, il riso fa buon sangue, come si dice, e accresce il benessere comune. Del resto la storia è piena di esempi autorevoli di politica mirata a rallegrare i propri concittadini: Cesare per esempio, Caio (o gaio ?) Giulio Cesare, il grande scialacquatore romano di immense fortune il quale a chi gli urlava, mentre sulla biga scorrazzava per Roma: <> lui, proprio per far ridere, rispondeva <>. Ora i sesterzi non ci sono più, sono stati  sostituiti  dagli euro, ma anche questi mancano e sono una delle richieste che i modugnesi fanno al sindaco. Finora le risposte ricevute non fanno ridere ma non bisogna disperare; nel frattempo i modugnesi possono continuare ad essere allietati dalle risposte che l’amministrazione fornisce in merito alle questioni che riguardano il mercato settimanale e la pista ciclabile. In virtù di quanto sopradetto, per aumentare il benessere comune, l’amministrazione ha provveduto a quanto documentato nelle foto allegate, nelle quali è evidente l’intento dell’amministrazione di incrementare l’allegria dei modugnesi transennando gli attraversamenti stradali sulle strisce pedonali, vietando l’accesso dei pedoni ai marciapiedi, obbligando gli automobilisti a deviare dalla loro strada per non sbattere contro la pista ciclabile e i cicloamatori a “scanzare” pali ed alberi qualora, inforcata la bicicletta, volessero allungare il tragitto per recarsi alle piscine comunali o al mercato del venerdì. Mercato del venerdì che è necessario rimanga lì dov’è finchè il funzionario (uno “spostato”?) non si convincerà a  redigere, con estrema ilarità, la graduatoria per l’assegnazione delle postazioni di vendita dei mercatali settimanali che, come alcuni dicono, a denti stretti applauderanno divertiti.

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