da gruppi sociali, dalla società civile a sostegno del diritto ad avere un lavoro dignitoso della persona che dia la possibilità agli uomini e donne calabresi di poter essere di sostegno a se stessi e alle proprie famiglie. La Calabria in generale e Gioia Tauro e la Piana tutta in particolare oggi sono un esempio di coesione al fine di evitare la perdita di posti di lavoro, di personale altamente qualificato, con tutti i codici e tutte le norme di legge nazionali e internazionali nello smistamento di merci da e per il resto del mondo. I lavoratori e le lavoratrici sono stati onorati degli interventi delle autorità sia a livello locale che regionale. L’imprenditore De Masi costretto a chiudere le proprie attività per signoraggio bancario, vive sotto scorta ma a fianco dei lavoratori del porto. L’ass.re regionale trasporti con delega per il porto di Gioia Tauro F. Russo impegnato in prima persona per mettere il porto al centro delle priorità regionali. Il presidente G. Raffa a difesa di una eccellenza che da risorse e lustro alla Calabria, all’Italia e al sud tutto. Il primo cittadino di Gioia Tauro Pedà insieme con i lavoratori che protestano e aspettano risposte concrete per salvaguardare non solo la dignità di persone ma sopra tutto di calabresi e di meridionali. “Non ci fermeranno, lotteremo pacificamente sempre per difendere il nostro diritto ad un posto dignitoso e onesto di lavoro, qui nel profondo sud siamo uniti nel portare avanti una lotta sociale e di essere di esempio e di sprono a tutti i nostri colleghi di tutte le categorie per difendere il nostro sud”, ha dichiarato Sebastiano Di Benedetto, lavoratore addetto porto di Gioia Tauro a nome di tutti i manifestanti.
Ultima ora
Dopo l’incontro tenutosi oggi pomeriggio tra le parti sociali e datoriali in Prefettura a Reggio Calabria, è stato sentito il ministro Del Rio il quale si è reso disponibile ad un incontro con tutti i soggetti politici e sociali che si terrà a Roma il 5 novembre c.a alle 17 presso il ministero del lavoro.