Primi segnali di distensione?
Forse non sarà stato stabilito un record ma quello di ieri è certamente uno dei consigli comunali più corti della storia amministrativa modugnese. In poco più di un’ora è stato esaurito l’intero ordine del giorno che prevedeva, in ultimo, l’elezione del (della) presidente e del vice presidente del consiglio comunale. L’esito delle due votazioni, che hanno determinato la nomina di Valentina Longo a presidente del consiglio e di Pietro Massarelli come vice, è stato pressoché identico: ventitré voti su ventiquattro votanti per ognuno dei candidati e una scheda bianca (è piacevole supporre che entrambi gli eletti non abbiano voluto votarsi). Mentre il nome della candidata dalla maggioranza, Valentina Longo, circolava già, quello di Pietro Massarelli è stato concordato dai consiglieri di minoranza negli incontri precedenti la seduta consiliare e successivamente comunicato alla maggioranza. Non è usuale vedere un tale scambio di “favori” per le nomine consiliari ma evidentemente l’appello ad una maggiore collaborazione fra gli schieramenti lanciato dal sindaco Magrone deve essere stato raccolto positivamente dai consiglieri di opposizione. Potrà essere questo l’inizio di un nuovo modo di intendere il proprio mandato elettorale da parte di tutti i consiglieri come auspicato dal sindaco? Sarà possibile dare l’avvio a quella fase di piena collaborazione fra tutte le forze politiche per la soluzione dei tanti problemi che affliggono la città? L’opposizione ha dato un primo segnale positivo votando, insieme alla maggioranza, Valentina Longo all’importante ruolo di presidente; la maggioranza ha risposto votando, altrettanto unanimemente, il candidato della minoranza alla vicepresidenza. I due incarichi hanno un peso diverso per la riuscita dei lavori consiliari e la maggioranza ha ritenuto opportuno tenere per sé quello più importante. Per dare una valenza maggiore a quell’invito però sarebbe stato opportuno concedere la presidenza all’opposizione (sarebbe stata una dimostrazione di forza politica, ma questa è solo un’opinione). Non è mai troppo tardi, se c’è davvero la volontà di dare una svolta importante alla politica locale si potrà rimediare con le nomine delle presidenze delle varie commissioni.
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