
Da questo nasce il motivo per cui sono qui, oggi, con Michele. Una comunanza di convincimenti, valori e obbiettivi che vanno ben al di là dell’ortodossia dei partiti, dei sistemi, degli schieramenti. Ho accolto la proposta del mio vecchio amico e collega perché credo di potermi rendere utile alla Puglia e ai pugliesi, nonostante tutto.
Voglio dire: nonostante le diversità di posizioni che, spesso, fino ad oggi hanno accompagnato, anche in maniera vivace, i nostri percorsi. Nonostante il fatto che sarò presente in questo nuovo percorso senza rinnegare neppure uno solo del “milione di passi” compiuti tra i cittadini per raccoglierne le istanze, nell’esperienza esaltante seppur breve, vissuta al Comune di Bari da me e dai movimenti Alleanza Cristiano Popolare e Movimento Puglia che mi accompagnano e sostengono, nonostante intenda fare questo cammino, fuori dalla liturgia del vecchio modo di fare politica. Cioè, sentendomi sempre una “spina nel fianco” del Potere, quando il Potere, o il sistema di Poteri, spesso marci e inquinati, che governano questo Paese, non profumeranno di pulizia e trasparenza, legalità e onestà. Facile, per chi non mi conosce, pensare che la mia candidatura sia utile ad un percorso autoreferenziale: ma, se si guarda alla mia vita, nessuno potrà mai accusarmi di essermi accomodata su una posizione di rendita. Lavoreremo Michele ed io, ancora insieme, sodo, con le “maniche arrotolate”: quella volontà di lottare per la nostra gente, la nostra Puglia, oggi, se possibile, è ancora più forte di quella notte di luglio di 14 anni fa.