Ci sono voluti un milione e duecentomila euro, stanziati dai Patti Territoriali della Regione Puglia, per trasformare l’antico palazzo “ex Direzione”, già sede del Tribunale Regio e Direzione scolastica di Piazzetta La Corte, in una struttura in grado di assolvere il compito di ospitare un museo, o meglio “Il Museo“ della città di Modugno. I cospicui fondi, necessari al lungo e costoso lavoro di recupero e restauro della storica struttura, furono concessi dai Patti Territoriali con la clausola della destinazione del Palazzo a sede di un sistema museale. Portato alla sua nuova finalità d’uso con l’inaugurazione di una mostra d’arte pittorica nel giugno del 2010 l’ex direzione è stato sporadicamente utilizzato dall’istituzione comunale, sempre micragnosa nell’investire dei fondi per dotare l’edificio proprio di quelle opere e testimonianze che possono valorizzare le tipicità locali. Insomma del Museo Della Città di Modugno non se ne parla più mentre dell’utilizzo di quel palazzo, ristrutturato, giova ripeterlo, per essere adibito a “sistema museale” se ne occupa l’ex sindaco Nicola Magrone.
Nel dicembre 2012 il penultimo commissario prefettizio, dott. Magnatta, delibera una riorganizzazione degli immobili di proprietà pubblica idonei ad essere utilizzati come uffici comunali. Nel mese di luglio dell’anno successivo, il 2013, pochi giorni dopo il suo insediamento il neo eletto Sindaco Magrone con la sua giunta comunale, delibera di trasferire nell’immobile ex direzionale il servizio cultura, destinando il locale sito al piano terra alla biblioteca comunale, il locale sito al 1° piano a sala espositiva ed il locale sito al 2° piano a sala per la celebrazione di matrimoni civili (ad uso non esclusivo) e a convegni, trascurando non solo l’aspetto della finalità alla quale è destinato l’immobile ma anche la presenza, proprio in quei locali del piano terra, di quella attività museale alla quale l’edificio è destinato. Attività museale portata avanti, volontariamente e gratuitamente per la cittadinanza modugnese, dai soci cittadini dell’Istituto del Nastro Azzurro una di quelle Associazioni Combattentistiche che si preoccupano di tenere vivo il ricordo dei caduti di tutte le guerre, senza alcuna distinzione di parte. Una associazione, quella dell’Istituto del Nastro Azzurro, che nei giorni dedicati alla memoria organizza delle meravigliose sfilate lungo le strade cittadine; che si preoccupa di addobbare la città con quel tricolore spesso vituperato e dimenticato; che ricorda ai più smemorati quello che significa essere attaccati alla propria terra , alla patria.
La sezione di Modugno dell’ISTITUTO DEL NASTRO AZZURRO non deve essere spostata, il museo realizzato dai volontari dell’Associazione Combattentistica merita di restare dov’è; i modugnesi si mobilitino affinché si realizzi finalmente quel museo da tempo promesso perché “guardando il passato si possa valorizzare il presente” (prof. F. Pastore dixit)
Il museo dell'I. del Nastro Azzurro resti dov'è
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