Dopo la disastrosa esperienza amministrativa conclusasi tre mesi or sono con evidente sollievo della cittadinanza, le forze politiche Modugnesi sembrano ancora disorientate e alla ricerca di una identità che giustifichi e qualifichi la loro presenza e, talvolta, la loro esistenza.
Come se – paradossalmente – l’azione nefasta della giunta precedente, distintasi per incapacità, inconcludenza, soffocamento della democrazia e dei più elementari diritti garantiti dalla Costituzione Italiana, non avesse insegnato nulla.Sembrano ancora disorientate e, in aggiunta, compresse in un ingorgo politico tra primarie, trattative, incontri e riunioni varie dei tanti tavoli.È un ingorgo che – temo – non farà altro che aggiungere, alla tradizionale diffidenza e ostilità, sia pur maldestramente nascosta, veti e pregiudiziali a tanti livelli.Vorrei si comprendesse, invece, che Modugno e i Modugnesi hanno bisogno di concordia e di tolleranza e che auspicano ampie convergenze che vedano assieme, dai moderati alla sinistra, il disegno comune per guidare la città verso i traguardi che l’aspettano e respingere, così, con nettezza la cultura eversiva, quella, per intenderci, dispotica, arrogante e supponente, autoreferenziale, che tanto male ha fatto alla nostra comunità in termini di sviluppo economico e occupazionale. Su questo versante si dica finalmente una parola chiara perché solo così le persone di buona volontà avranno voglia di partecipare e di essere protagoniste di una stagione che guardi al bene comune.Su questo versante ho lavorato in passato e sullo stesso intendo, con maggiore determinazione, continuare a lavorare essendo sempre convinta che la politica è servizio per il bene comune. Disinteressato e onesto.
Lella Ruccia
(comunicato stampa)