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Matteo Monacelli è nato a Modugno negli anni 50’, autodidatta, solo da pochi anni ha potuto coltivare la sua passione per l’arte dei colori; come lui stesso dice:
“ho sempre amato dipingere e avrei voluto fare solo questo, mio padre, pur essendo un bravissimo padre, all’epoca fu tassativo e mi impose di andare a lavorare. Secondo lui i quadri non mi avrebbero permesso di crearmi una famiglia e di mantenerla e con queste parole mi tarpò le ali. Verso i quarant’anni cominciai a frequentare amici con la mia stessa passione, sopita da tanto; incoraggiato da mio fratello, anche lui amante dell’arte pittorica, ricominciai a dipingere. Al contrario del mio papà ho trasmesso ai miei due figli la passione per questa forma d’arte, sono convinto che ognuno di noi abbia un dono e se questo non è coltivato si fa danno a se stessi e anche agli altri. Ora finalmente posso esprimere quelle emozioni che da sempre sento nell’anima. Il quadro che non venderò mai è un ritratto di San Pio, sarà perché sono credente, sarà perché l’ho dipinto in un momento particolare ma ci sono affezionato“.
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