Il Presidente del Consiglio Comunale ha un compito di garanzia e la stessa legge prevede la sua revoca solo in caso di motivazioni serie di inadempienza nello svolgimento delle sue funzioni. Nella mozione di sfiducia stranamente non si parla di tali motivazioni che a nostro giudizio non esistono. Quindi la discussione della mozione, qualora fosse avvenuta, sarebbe stato un processo in cui l’imputato non sarebbe stato al corrente dei suoi capi di imputazione: questo è assurdo in una società civile come quella in cui viviamo.
La “Puglia per Vendola”, esprime la sua solidarietà a Giovanna Bellino per l’attacco personale ricevuto e pur apprezzando la sensibilità con cui ha presentato le sue dimissioni per evitare che l’istituzione fosse destabilizzata, ritiene che ella debba ritirarle immediatamente, costringendo i presentatori della mozione a scoprire le carte del loro assurdo gioco politico.
Auspichiamo che anche il Sindaco, che noi abbiamo sempre lealmente sostenuto sulla base del mandato elettorale, e che sappiamo non essere d’accordo con quelle dimissioni, tenti con forza di persuadere la Bellino affinché ritiri le sue dimissioni.
Movimento La Puglia per Vendola