Elettrodotto al q. Cecilia

Interrogazione rivolta al sindaco su Interramento elettrodotto Linea Primaria A.T. 150KV d i RFI S.p.A.

Al     Sindaco
Alla   Segretaria Generale
Ai     Componenti O.I.V.
Ai     Presidenti Commissioni Assetto del Territorio
Ai     Consiglieri Comunali
AL    Assessore LL.PP
Al     Assessore all’Ambiente
p.c.   Alla Responsabile del Servizio Ambiente
p.c.   Alla Consulta per l’Ambiente

Oggetto: Interrogazione

Interramento elettrodotto Linea Primaria A.T. 150KV d i RFI S.p.A.

Un elettrodotto a 150KV di RFI proveniente dal q.re San Paolo di Bari (nell’area compresa tra via Sardegna e via Olbia) interferisce per circa 900 metri con 3 campate tra i sostegni n. 440 e n. 443 nel q.re Cecilia di Modugno tra le abitazioni di via Liguria , via La Pira, via Molise tra due ali di fabbricati con le corde dei conduttori a una decina di metri dai balconi . Sul percorso di questo elettrodotto si sono registrate morti sospette da leucemia fulminante e leucemia infantile, per cui i residenti sono comprensibilmente preoccupati .
Nell’anno 2000 Ferrotramviaria S.p.A. ottenne un finanziamento parziale per prolungare la linea del metrò dalla Fermata Ospedale S. Paolo sino alla stazione denominata delle Regioni fronte stante ex Carrefour S. Paolo. In fase di progetto tra le interferenze con la linea ferroviaria fu considerato anche l’elettrodotto, che pertanto doveva essere spostato in altra sede ovvero da interrarlo dal sostegno n.440 al n.445 (2 tralicci nel territorio comunale di Modugno e i restanti in territorio comunale di Bari).

Già anni fa le precedenti Amministrazioni comunali di Modugno avevano fatto intendere ai residenti del q . re Cecilia che l’interramento della linea ad alta tensione che attraversa il quartiere, era una soluzione concretamente acquisita: infatti gli amministratori comunali avevano più volte convenuto sul fatto che i tralicci rappresentano una condizione di pericolo che condiziona la vita dei residenti e sono dei detrattori sociali. Quindi il l 0/05/2007 fu firmata un’intesa per la risoluzione dei tralicci tra Regione Puglia, Comune di Modugno, Comune di Bari, RFI S.p.A. e Ferrotramviaria S.p.A .:
la Regione Puglia dichiarava la sua disponibilità per un finanziamento : considerato sia l’interesse ambientale e paesaggistico manifestato dai Comuni per l’interramento dell’elettrodotto nel tratto citato…;
il Comune di Modugno dichiarava : partecipando al bando di gara per l’accesso ai finanziamenti regionali stanziati nell’ambito PIRP …..sta promuovendo un programma finalizzato al miglioramento del contesto economico, sociale e ambientale del territorio del quartiere Cecilia; in tale ambito ha fatto la richiesta pe r la sostituzione del tratto di elettrodotto ricadente nel quartiere Cecilia di detto Comune con un cavidotto interrato;
nel Protocollo d’Intesa RFI S.p.A. dichiarava che avrebbe effettuato l’interramento solo dopo aver ottenuto il finanziamento regionale e sommariamente ne descriveva le modalità ;
Ferrotramviaria S.p.A. dichiarava che l’iter amministrativo relativo alle spese pe r l’interramento…non interferisca con la cantierizzazione del Prolungamento ferroviario;

Il sindaco di Modugno dell’epoca sottoscrisse l’intesa per la risoluzione dei tralicci nel tratto di elettrodotto ricadente nel quartiere Cecilia con un cavidotto interrato: come già detto questo avrebbe migliorato il contesto economico , sociale ed ambientale del territorio del q. re Cecilia. Nell’intesa si legge che il Comune di Modugno si sarebbe impegnato a ricercare fondi in ambito del Programma Integrato Riqualificazione delle Periferie (PIRP); allorché il 14 maggio 2007 nell’O.d.G. della seduta comunale si doveva Adottare il PIRP – zona Cecilia, in seduta non si presentò alcuno.
Intanto il 2008 Ferrotramviaria S.p.A. per sopravvenuti costi procedeva ad una rimodulazione del progetto sdoppiandolo in due lotti: l o lotto da Fermata Ospedale S. Paolo a Stazione Cecilia Modugno, 2° lotto da stazione Cecilia a stazione delle Regioni Bari. I residenti del q. re Cecilia avendo compreso che ormai la risoluzione dell’elettrodotto presentava delle difficoltà, facevano istanza di interramento dell’elettrodotto agli amministratori comunali invocando il principio di precauzione e il diritto alla tutela della salute. Terminato l’iter amministrativo della progettazione il 17 marzo 2012 la Giunta Comunale di Bari approvava il progetto definitivo e il Quadro Economico del l0 lotto prolungamento ferroviario in territorio di Modugno dall’ospedale al q. re Cecilia ma nella delibera e nel Quadro economico, mai si parla di interramento elettrodotto. Del 2° lotto a parte un finanziamento parziale, non vi è altro. A giugno dello scorso anno si avviavano i lavori del l o lotto della linea ferroviaria dalla Fermata Ospedale alla Stazione Cecilia.

Il dott. Magrone sindaco di Modugno ha dichiarato che è interesse primario dell’amministrazione comunale liberare gli abitanti del quartiere Cecilia dall’inquinamento elettromagnetico prodotto dall’elettrodotto; nel contempo ha chiesto alla Regione Puglia di individuare le risorse finanziarie necessarie all’ultimazione del prolungamento della metropolitana nell’utilizzo dei fondi comunitari della programmazione FESR 2014/2020. Successivamente interpellato sull’argomento, ha chiarito che prolungamento della metropolitana e interramento dell’elettrodotto sono contestuali, parti di un progetto unitario, cioè elementi di un’unica infrastruttura e all’interno di questo progetto dovrà essere finanziato dalla Regione Puglia l’interramento dei tralicci.

Considerando l’esistente si osserva: il progetto del lo stralcio della linea ferroviaria è stata completamente finanziato da CIPE e Regione Puglia P.O. FESR 2007-2013 e deliberato definitivamente; ad oggi, l’interramento non è stato effettuato per la mancanza di progetto e finanziamento , lo scavo della galleria e della Stazione Cecilia è completato, il traliccio impatta visivamente sul complesso stazione, le campate dell’elettrodotto in normale servizio interferiscono sulla stazione, e detto, per la cronaca che più di due mesi fa nelle prime ore antimeridiane una macchina operatrice nel cantiere di Ferrotramviaria ha incidentalmente toccato una fase della linea A.T. provocando un fortissimo botto con evidenti bagliori generati dalla scarica elettrica, con un conseguente disservizio della rete telefonica delle abitazioni circostanti P.za Falcone e Borsellino . Tale anomalia, prontamente risolta da Telecom, ha fatto ben percepire ai residenti per la prima volta la vicinanza delle proprie case a una rete ad alta tensione . E’ evidente che non c’è nulla di contestuale o di unitario tra prolungamento della metropolitana e interramento elettrodotto
–    Il progetto definitivo lo lotto della linea metropolitana dall’ospedale al q. re Cecilia – realizzato da Ferrotramviaria SpA – è stato cofinanziato da Ministero Infrastrutture e Trasporti legge trasporto rapido di massa, e Regione Puglia P.O. FESR2007- 2013;

–    a differenza del progetto della metropolitana, sia il progetto che l’interramento della linea ad A.T. – che RFI S.p.A proprietaria della rete elettrica avrebbe dovuto realizzare con fondi PIRP – ad oggi non hanno copertura finanziaria;

–    nella delibera del Comune di Bari di approvazione del progetto definitivo del prolungamento ferroviario dall’ospedale al q. re Cecilia e nel Quadro Economico – nella cosiddetta tipologia di opere o di lavoro – non è riportata la voce interramento elettrodotto né il relativo importo;

–    nel territorio comunale di Modugno i lavori della metropolitana che vanno dall’ospedale al quartiere Cecilia sono a buon punto e l’elettrodotto aereo continua a interferire sul cantiere. In
fatti nel protocollo d’intesa, Ferrotramviaria chiedeva che l’iter amministrativo relativo alle opere d’interramento dell’elettrodotto non “interferisse’ con la cantierizzazione del Prolungamento ferroviario, in quanto vincolato a scadenza temporale del finanziamento P.O.R. e CIPE.

Dunque due opere strutturali con distinte progettazioni , distinti soggetti attuatori degli interventi, distinte fonti di finanziamento con tempi certi per i lavori della ferrovia pari a 51O giorni consecutivi così come riportato in gara d’appalto? Per l’interramento dei cavi nessun progetto, nessuna fonte di finanziamento, nessuna modalità e tempi di realizzo dei lavori; oggi come ieri il cavidotto è solo una chimera da inseguire.

Il sindaco con questa sua convinzione di unitarietà del progetto, alquanto singolare, stravolgendo alcuni punti essenziali del precedente Protocollo d’Intesa, disattendendo le istanze avanzate da sempre dai residenti che chiedono l’interramento dell’elettrodotto di RFI S.p.A. per la salvaguardia della loro salute e in applicazione al principio di precauzione , il l O aprile
u.s. con un roboante comunicato della sua segreteria annuncia alla stampa che alla presenza dell’Assessore Regionale Giannini ha ottenuto la definizione dell’accordo tra RFI S.p.A. e Ferrotramviaria S.p.A. per interrare l’elettrodotto : nel comunicato stampa nessuna certezza su tempi , modalità di realizzo sia della costruzione della ferrovia, sia dell’interramento linea A.T.; non si conoscono costi e coperture finanziarie, esecuzione e fonti di finanziamento.

Vana è la richiesta fatta agli uffici di competenza comunali di Modugno del testo dell’accordo. Nel sito istituzionale del Comune di Modugno nessuna notizia, si deduce, dunque, che il testo dell’accordo annunciato dal sindaco Magrone sottoscritto tra le parti non esiste.
Ancora: il sindaco si sostituisce agli amministratori baresi nel chiedere finanziamenti per opere che ai residenti del suo Comune non apporteranno alcun vantaggio (se non notevolissimi disagi per un ipotetico scavo della galleria ferroviaria che attraverserà le vie centrali del q. re Cecilia), dando cosi l’impressione di voler fare gli interessi di RFI S.p.A. e Ferrotramviaria S.p.A. anziché dei modugnesi del q. re Cecilia. Fatto più grave si sottrae al suo dovere di amministratore quando trasferisce ad altri l’onere di ricercare finanziamenti per l’interramento della linea elettrica finalizzato alla tutela della salute pubblica dei cittadini modugnesi.

Sembra inverosimile che non venga colto il senso della richiesta dei cittadini i quali, ben informati e non più disposti ad accettare promesse illusorie, inquadrano la questione interramento tralicci giammai all’interno dei lavori di prolungamento della ferrovia, cioè di ipotetiche future opere strutturali in mente Dei , bensì come fatto prioritario, imprescindibile, immediato, finalizzato al godimento di un loro diritto fondamentale quale è quello alla salute.

Come tutti sappiamo la salute è un diritto fondamentale dell’individuo , diritto primario e assoluto. L’Organizzazione mondiale della sanità la definisce come “uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale e non solamente !’assenza di malattia o di inabilità” , ovvero una condizione di armonico equilibrio funzionale, fisico e psichico, dell’organismo dinamicamente integrato nel suo ambiente naturale e sociale. La Regione Puglia in una determina di VIA del 15.01.2008, quando approvava la costruzione della ferrovia metropolitana, dichiarava che lo spostamento dei tralicci in altra sede avrebbe eliminato una situazione di pericolo che condiziona la vita dei residenti. Infatti, chi vive in prossimità dell’elettrodotto non si sente tranquillo e questo incide sul benessere psico-fisico cui fa riferimento I’OMS.
I residenti del q. re Cecilia hanno più volte invocato e il diritto alla tutela della salute in applicazione al pr ipio di precauzione in materia di elettrosmog. Ricordo che il principio di precauzione si applica non a pericoli già identificati ma a pericoli potenziali, di cui non si ha ancora conoscenza scientifica certa. Cito la ormai nota sentenza del Consiglio di Stato n.4227/2013: ogni qual volta non siano conosciuti con certezza i rischi indotti da un’attività potenzialmente pericolosa , l’azione dei pubblici poteri debba tradursi in una prevenzione anticipata rispetto al consolidamento delle conoscenze scientifiche anche nei casi in cui i danni siano poco conosciuti o solo potenziali.
Per questo l’interramento dell’elettrodotto diventa un fatto prioritario , imprescindibile , da rendere immediato, finalizzato al godimento di un diritto fondamentale quale è quello della salute. Si sappia che per fare la linea ferroviaria dall’ospedale sino al quartiere Cecilia sono passati 15 anni; si può affermare che l’interramento dunque vincolando l’interramento dell’elettrodotto ad un ulteriore prolungamento della ferrovia, ci vorranno altri 15 anni per eliminare i tralicci , in barba alla precauzione dal rischio elettrosmog.

Pertanto, ritenendo il diritto alla tutela della salute un diritto fondamentale delle persone che vivono al q. re Cecilia, diritto prioritario e irrinunciabile non subordinato a ipotetiche opere strutturali, si chiede di prendere atto delle istanze presentate da anni dai residenti del quartiere che invocano il principio di precauzione recentemente suffragato dalla sentenza del Consiglio di Stato n.4227/2013 già ritenuto valido in altre circostanze da questa Amministrazione comunale. Il Comune di Modugno come nel 2007 nell’ambito delle proprie competenze amministrative si adoperi a ricercare finanziamenti per l’interramento dell’elettrodotto nel tratto ricadente nel territorio di Modugno, e anziché cruedere alla Regione Puglia di finanziare opere strutturali vantaggiose per Ferrotramviaria e RFI, si impegni per tutelare gli interessi dei residenti del q. re Cecilia affinché l’elettrodotto venga interrato in tempi ragionevoli e indipendentemente dalla realizzazione di progetti oggi inesistenti. In tutta questa vicenda l’Amministrazione comunale consideri inoltre che i residenti del q. re Cecilia sin dal 1994 hanno versato imposte comunali sugli immobili in misura superiore rispetto a tutti gli altri residenti il territorio comunale senza aver ottenuto nulla in cambio in termini di riqualificazione urbana o genere di servizi tali da migliorare gli standard urbani qualitativi e quantitativi e dunque migliorare la qualità della vita dei residenti: sarebbe ora di rendere concreto anche il principio di giustizia sociale.

SI CHIEDE :

–    È possibile invocare il principio di precauzione?

–    Per quanto tempo ancora il quartiere Cecilia deve convivere con una situazione di pericolo che condiziona e mette a rischio la salute pubblica dei residenti e in particolare dei bambini che frequentano Ja .Scuola d’infanzia Collodi e il Centro Parrocchiale di S.Pietro, entrambe strutture vicinissime all’elettrodotto?

–    Quest’amministrazione ritiene prioritaria la salute pubblica degli abitanti del q. re Cecilia oppure la realizzazione di infrastrutture per la mobilità utili al territorio extra comunale di Modugno?

–    Ci sono risposte certe sui i tempi e i modi di rimozione dei tralicci n.4Sl e o.452 di RFI nel territorio comunale di Modugno?

–    Si possono ricercare fondi diversi per il risanamento dell’inquinamento elettromagnetico, tenuto conto che i contribuenti del quartiere Cecilia sin dal 1994 versano imposte comunali sugli immobili in misura più elevata rispetto al restante territorio modugnese?

–    Secondo il principio di precauzione e in attesa che venga realizzato il cavidotto, il Comune di Modugno può chiedere a RFI S.p.A. di disalimentare temporaneamente il tratto di elettrodotto interferente il q. re Cecilia fermo restando la possibilità di riattivarlo io emergenza con decisione del gestore Terna?

I Consiglieri Comunali
Matteo Bru
netta    Giuseppe Pascazio
Giuseppe Lacalamita    Mario Scaramuzzi

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