Magrone che tipo di padre sei?
Lettura perfetta della odierna situazione “politica” della città. Ma sorge spontanea una domanda: il nostro sindaco, che è circondato da esperti in materia, da luminari, egli stesso è un “tokko de omo sapiens sapiens” sarà capace di mettersi in discussione, sarà disposto ad accogliere suggerimenti? E i signori consiglieri sanno che “devono” consultare i loro elettori e sostenitori attraverso le segreterie dei partiti o come al solito gli elettori sono solo buoni a mettere una “x” sui loro nomi e partiti alle elezioni? Non è più tempo di aserragliamenti nelle stanze di palazzo. O la cosiddetta “base” viene consultata (si ha il diritto come elettore e si ha il dovere come eletto) da lor signori o non è più una democrazia partecipata. La cosa pubblica è tale proprio perché è di tutti. E non solo, è soggetta alla non “segretezza” che è assolutamente contraria alla essenza propria della democrazia. Bisogna sempre agire come il buon padre di famiglia. Magrone tu che padre sei? Consiglieri tutti che padri siete? Il vostro agire è per il bene di tutti? Una crisi oggi sarebbe una brutta ma brutta cosa. Il fallimento è soprattutto degli elettori modugnesi, che hanno perso la capacità di scelta; infatti da un po’ di anni a questa parte scelgono sempre male. Fermo restando che alla luce degli ultimi accadimenti si ha la netta sensazione che né il primo cittadino volesse essere eletto (forse il suo obiettivo era fare il consigliere) né tanto meno il suo avversario politico, entrambi sembra che hanno giocato a perdere, purtroppo uno dei due doveva vincere. E chi ci rimette è sempre l’elettore!
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