One Night Ear Vision-exposition five
La mostra evento, ospitata qualche giorno fa presso gli spazi VisioOttica Caradonna a Modugno, ha chiuso il cerchio dei cinque appuntamenti tra arte e percezione che si sono susseguiti in un anno, curati dalla giornalista Stefania Ferrante e dai docenti dell’Accademia di Belle Arti di Bari presenti nei diversi appuntamenti con vista, tatto, gusto, olfatto e udito.
In ONE NIGHT EAR VISION-exposition five a catalizzare l’attenzione del numeroso pubblico sono state le installazione audio e video dei ragazzi dell’Accademia, seguiti attentamente dal docente di Computer Art Antonio Rollo. Accolti a luci spente gli invitati si sono immersi in un cono di luce creata dalle installazioni laser di Davide Di Donfracesco, mentre i bassi dell’opera “Sub” di Davide Mangione hanno disperso vibrazioni lungo tutto il pavimento. Sulla parete bianca incisa da un arco in pietra è stata proiettata l’animazione in 3D “L’ugola degli Ulivi” di Nik Fiorentino e si è potuto osservare il rumore venutosi a creare nella stanza attraverso l’installazione video “Turing” di Maurizio di Luzio e Antonio Giovane.
I suoni della Voce, della Musica e della Natura sono stati raccontati anche dall’installazione video di Giuseppe Magrone “Pane Primitivo” supportata da una sua performance live; lo studio dell’oculista ha invece ospitato nella sua naturale composizione il videomapping “Caos Theory” dei DualBit. In una stanza adiacente il fruitore, indossando una cuffia, ha potuto estraniarsi dalle presenze sonore degli spazi, raccogliersi nell’intimità coinvolgente della musica di Grazia Frappampina “Molecule”, mentre, su di una parete il compattarsi e lo sgretolarsi di una molecola d’acqua proiettata indicava l’unico collegamento con il rumore del mondo esterno.
Opere complesse che solo per una notte sono esplose rivelando attraverso l’arte il senso dell’udito.
Nico Caradonna, durante l’evento ha ringraziato il pubblico presente, sottolineando come la percezione uditiva trova spazio sin dall’origine dei tempi “con l’opera che ho esposto – ha precisato- ho voluto riprodurre il “Suono primordiale”, attraverso la quale ogni ospite ha potuto percepire un suono ispirato all’origine dell’universo, quello da cui si è liberata la vibrazione creativa che ha dato origine alla vita”. Caradonna ha poi ringraziato gli ospiti presenti sottolineando come MyPerception a distanza di un anno di duro lavoro sia diventato “Our (nostra) Perception”, la percezione di tutte quelle persone che hanno voluto condividere le sensazioni e le emozioni del mondo raccontate dall’arte.
Il progetto MyPerception-l’arte nei cinque sensi, patrocinato da Regione Puglia, Provincia di Bari e Comune di Modugno non finisce qui. E’ prevista per gli inizi di ottobre la grande mostra che vedrà in esposizione tutte le opere proposte dai ragazzi dell’Accademia di Belle Arti durante questo lungo percorso, ricostruendo un vero e proprio excursus trai i cinque sensi.
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