Un registro delle neoplasie a Modugno

L’alto livello di attenzione che i modugnesi riservano all’argomento salute è stato dimostrato

 

dall’affluenza che ha reso insufficiente lo spazio che l’associazione “Cairoli 52” ha messo a disposizione dell’Udc di Modugno per la tavola rotonda su “Le neoplasie a Modugno”. Le domande che il convegno poneva: “Un fenomeno in aumento?” e “Quali le possibili cause?” hanno ricevuto le esaurienti risposte fornite dai medici e specialisti intervenuti al convegno. La dottoressa Rosaria Spagnuolo ha posto in evidenza, nella sua interessante introduzione dell’argomento, “la mancanza di dati certi sul numero e sulle tipologie delle neoplasie che colpiscono i modugnesi e come tale assenza di dati ostacoli l’accertamento delle variazioni del numero di ammalati”; (né tanto meno permette di risalire con sicurezza alle responsabilità oggettive delle varie fabbriche ed aziende che negli anni si sono stabilite nel nostro territorio, n.d.r) e che, come ha dichiarato il consigliere regionale Peppino Longo, “non tutte inquinano l’ambiente o minacciano la salute dei lavoratori e che per fortuna continuano a fornire alle maestranze modugnesi la possibilità di avere un lavoro dignitoso; la responsabilità del controllo dell’ambiente è delle istituzioni ed è come rappresentante delle istituzioni pubbliche che mi impegno a promuovere la verifica su come vengono spesi i fondi stanziati per le attività di monitoraggio, fondi che solo nel 2013 ammontano a circa 500 mila euro”. L’avvocato Antonio Campanale, vice commissario dell’Udc modugnese, moderatore del convegno, ha sostenuto, fra gli altri argomenti, come sia necessario “utilizzare la politica” per assicurare il benessere collettivo, il bene/stare umano ed ha citato il Papa Paolo VI° il quale una volta affermò che “la politica è la forma più alta di carità” (per la verità, quel Papa aggiungeva “dopo la preghiera”- n.d.r.).

Il dottor Severino Montemurro, chirurgo addominale, ha in seguito illustrato, con la proiezione di interessanti slide, come una corretta alimentazione aiuti a prevenire l’insorgere dei tumori; lo stesso metodo espositivo delle slide è stato utilizzato dal dottor Girolamo Ranieri, medico oncologo che, anche lui ascoltato con grande interesse dai presenti, ha illustrato le tecniche e le apparecchiature utilizzate per la cura dei tumori del fegato. Conosciutissimo dai modugnesi il dottor Michele Brattoli, specialista in ginecologia, ha sollecitato i propri concittadini (molti dei presenti sono nati con il suo aiuto) e in special modo le donne, a sottoporsi a periodiche visite di controllo che unite ai progressi che la medicina ha compiuto negli anni rendono più facile il contenimento dei danni derivanti dall’insorgere delle neoplasie ed ha concluso il suo intervento auspicando la realizzazione di un “registro dei tumori” a livello comunale, che permetta di monitorare le tipologie e le variazioni di incidenza dei tumori e raffrontare la loro eventuale diffusione sul territorio con i dati regionali e nazionali. Nel suo intervento, la dottoressa Carmela Pascazio, ha ricordato come già in passato ella si sia impegnata nella raccolta ed elaborazione dei dati relativi alle esenzioni certificate dal servizio sanitario nazionale con la “Tessera di esenzione” – un documento personale rilasciato dalla ASL che per le patologie neoplastiche utilizza il codice 048 – e che oltre a rinnovare volentieri il suo impegno per la creazione di tale importante banca dati lo proporrà anche ai suoi colleghi, i medici di base, che come lei, a differenza degli specialisti che spesso in ospedale intervengono in modo impersonale, accolgono gli ammalati oncologici nei loro studi medici e ne allievano lo stato d’animo informandoli sulla malattia, sugli eventuali esiti e decorsi post intervento, agendo non solo come medico curante ma anche come psicologo.
Nel suo intervento conclusivo, la dottoressa Giusy Quaranta, ha proposto a nome del partito che rappresenta (come l’avvocato Campanale è vice commissario dell’Udc locale) una raccolta di firme per una petizione popolare da presentare all’amministrazione cittadina e all’assessore alla salute della Regione Puglia, per la creazione del “Registro Tumori della Città di Modugno”.
I modugnesi che hanno partecipato a questa “tavola rotonda” nei loro commenti finali hanno espresso la speranza che finalmente nella nostra città la “Politica”, con la maiuscola, torni ad essere “metodo e non strumento” e lo svolgimento e le conclusioni dell’incontro lo dimostrano, perché anche se organizzato da un partito politico, dall’Unione di Centro di Modugno, è possibile proporre un metodo per risolvere uno dei problemi più sentiti dai modugnesi senza doversi per questo appropriare dei compiti e delle funzioni di chi il problema lo può risolvere e perché, inoltre, “If you are not part of the solution then you are part of the problem” come dicono dove hanno meno problemi di noi.

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