Modugno… ha incontrato Banca Etica
“…Non essere fine a se stessa, cambiare mentalità, non fare qualcosa solo se fa fare soldi… Non sappiamo forse di investire i nostri soldi in banca per finanziamenti dubbi, come gli armamenti… Emergency non accetta i soldi dello Stato Italiano, fino a quando non uscirà dagli armamenti…non si può creare occupazione con l’utilizzo di impianti inquinanti: occorre un’etica. Siamo noi stessi i fautori delle nostre scelte.” Con queste e altre parole il direttore della filiale barese di Banca Etica, Roberto Guerra è intervenuto nel corso dell’incontro che si è svolto a Modugno la sera del 21 marzo nel Palazzo della Cultura. L’incontro è stato inserito come terza tappa del 3° Festival della Finanza Etica 2014 – tenutosi dal 14 al 21 marzo – dopo Bari e Ruvo, per illustrare gli obiettivi di Banca Etica, nata 15 anni fa e del progetto Barnaba di Caritas diocesana di Andria. Presenti (sono giunti in perfetto orario) il consigliere regionale Giuseppe Longo – che non ha potuto trattenersi molto in quanto impegnato a Bari in un incontro istituzionale con l’ambasciatore del Marocco in visita ufficiale a Bari – l’assessore provinciale all’agricoltura Francesco Caputo – molto interessato agli sviluppi indotti dal microcredito – l’ex assessore comunale Fedele Pastore e l’attuale assessore alle finanze Leonardo Banchino. All’incontro hanno partecipato Gianni D’Alena “Git” – Gruppo di Intervento Territoriale – di Banca Etica; Francesco Dalfino, animatore Caritas Diocesana di Andria per il progetto Barnaba in sostituzione di Don Mimmo che ha spiegato: “…La realtà andriese è che la metà dei giovani sono senza lavoro e il rischio è che vadano via, con conseguenze sociali non indifferenti. Il progetto Barnaba parte da un’idea del 2002, quando si sentiva parlare poco di microcredito, e si basa su un fondo di garanzia: noi abbiamo raccolto inizialmente 20mila euro e negli anni siamo stati in grado di finanziare progetti per un ammontare, ad oggi, di circa 260 mila euro. La Commissione interna dell’Ufficio Pastorale valuta preliminarmente i progetti e forma i neo imprenditori che in seguito Banca Etica finanzia”. Molto convenienti i finanziamenti; un esempio: un finanziamento di 10mila euro prevede una rata di circa 270-290 euro mensili per 5 anni ad un tasso fisso (solo e solo fisso) del 5% con la possibilità di un rifinanziamento. Il tasso di rientro è molto più basso rispetto alle altre banche, che spesso non prendono nemmeno in considerazione l’ipotesi di finanziare il progetto. Il vantaggio è la sostenibilità nel tempo; se c’è una sofferenza economica viene alimentata dalla comunità. Pino Oro, moderatore della serata e direttore di Barisudovest ha detto: “Approfitto della gradita presenza dell’assessore comunale alle finanze, Banchino, per chiedere se potrà esserci per Modugno la possibilità di avere uno sportello di Banca Etica”. Poi il direttore Roberto Guerra ha precisato: “Sono le nostre azioni quotidiane che cambiano l’economia; possiamo decidere con i nostri soldi il tipo di economia da portare avanti. Cosa bisogna chiedere ad una banca? Le domande da fare sono tante ad esempio: Che fine fanno i miei soldi e quali programmi vanno a finanziare? In quali settori e aziende finiscono? Bisogna chiedere se con i nostri soldi permettiamo di sfruttare la manodopera in alcuni Paesi senza protezione sindacale, nei quali le donne e i bambini sono i soggetti maggiormente sfruttati. Se i nostri risparmi alimentano il traffico d’armi, la costruzione di mine anti-uomo e test nucleari, o la speculazione sul cibo di coloro che già muoiono di fame…Poi ci sono i ‘derivati’: con essi si scommette come sarà il prezzo di un prodotto nel futuro. Scegliendo una banca invece di un’altra possiamo anche evitare che i nostri soldi che finiscano in scatole vuote alle Cayman o in altri paradisi fiscali”.
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