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La lista dei disagi è lunga: il computer spesso va in tilt e l’addetto al servizio non può immettere i dati in rete e registrare il paziente; le stanze di attesa variano a seconda delle giornate, disorientando gli utenti; il servizio infermieristico accorpato al laboratorio analisi congestiona tutto provocando ritardi e confusione; i ritardi nella consegna dei referti è diventata una consuetudine.
Per non parlare inoltre del fatto che, nonostante le precarie condizioni di salute di molti di essi, i pazienti vengono costretti a soggiornare per lunghe ore nei locali sia per la consegna della tabella terapeutica che per i prelievi.
Il Distretto socio-sanitario pare che abbia più volte chiesto alla direzione generale della Asl Bari l’invio di nuovo personale, ma fino ad ora la risposta non è mai arrivata.
A proposito di Distretto socio-sanitario della zona del Sud-Est Barese: c’è il progetto – ci sarebbe anche la copertura finanziaria (8 milioni di euro) – ma per la realizzazione non si conoscono i tempi.
C’è da augurarsi che nel nuovo anno il governo regionale cambi spartito e tenga ancora di più il fiato sul collo alle Asl: così com’è la sanità pugliese è sempre più fallimentare.
Una inversione di tendenza è quanto mai necessaria e guai a perdere altro tempo: i cittadini sono stufi di subire disagi a causa dei tagli attuati dalla Regione e di vedersi mettere le mani nelle tasche per pagare le tasse senza avere servizi al passo con i tempi”.