Convegno per aiuti umanitari a favore dei bambini orfani e le famiglie
dell’Istituto “Shtepia e Drejtorise dhe Pajtimit Kombetar” a Tirana. Alla presenza del vice ministro del Kosovo prof. Gjergj Dedaj e dell’ing. Domenico Conte sindaco di Palo del Colle, che nella sala consiliare ha ospitato e sostenuto l’iniziativa, si è svolto il convegno a favore di bambini e famiglie kosovare e albanesi che hanno subito le cosiddette “vendette di sangue”. Nel mese di settembre in Albania, circa seicento bambini non si sono presentati a scuola; le famiglie li tengono nascosti, qualche volta fin dalla nascita, per paura che vengano uccisi. Tutto ciò a causa delle regole imposte dal “Kanun”, codice di rigide regole di comportamento che contempla tutti gli aspetti del vivere quotidiano vigente dal 1400 ancora oggi in auge nelle comunità rurali. Secondo le autorità albanesi il fenomeno è circoscritto alle zone di Scutari, Puka e Malesia e Madhe. Nel codice Kanun c’è una regola che impone ai componenti di un clan o famiglia che ha subito un’uccisione di vendicarsi uccidendo un membro della famiglia dell’uccisore. Tale vendetta può essere perpetrata anche a distanza di moltissimi anni, come è accaduto di recente in Albania: Maria una ragazza di 17 anni e suo nonno di 70 anni nella regione di Scutari sono stati uccisi per vendicare un’uccisione di cinquant’anni prima. Ma questa volta è stata assassinata anche una donna. Tale delitto non è contemplato nel “Kanun”, il codice vieta l’uccisione delle donne e tale regola recita cosi: “la donna è intoccabile, addirittura sacra; se un uomo si fa accompagnare da una donna fuori di casa non lo si può uccidere” Con l’uccisione di Maria questa regola è stata infranta. Questa tremenda tragedia ha sconvolto l’opinione pubblica albanese che è scesa in piazza a protestare affinché venga messo al bando il Kanun. Il Convegno si è tenuto a Palo del Colle per volere del sindaco Domenico Conte e dell’associazione L’Onda Perfetta che hanno accolto la richiesta del vice ministro kosovaro al fine di raccogliere aiuti umanitari per la salvaguardia di questi bambini e delle loro famiglie. “Il fenomeno della vendetta di sangue è tornato in auge dopo la caduta del comunismo, favorito in qualche modo dalla totale carenza di leggi ad hoc e dalla consuetudine di farsi giustizia da sè come accade in tante parti del mondo” ha dichiarato il vice ministro, chiedendo la collaborazione delle autorità italiane e degli albanesi qui residenti a contribuire alla lotta contro questa aberrante consuetudine. I relatori sono stati: l’ass.re ai servizi sociali M.Lucia Antonietta Grieco, Paci Parashqevi presidente dell’Onda Perfetta, avv. Natasha Shehu presidente del CNAI, prof. Nedim Vlora, prof. Michele Indellicato, avv. Cosima Buonocore e Umberto Lassandro.