
Siamo la generazione facebook. Siamo sempre meteorologicamente insoddisfatti:“ oggi fa un caldo! Inverno dove seiiiii?” – e ancora – “ brrr che freddo! Estate ti sto aspettandooo” . Siamo i filosofi depressi, i dispensatori di consigli, siamo i critici di film, videogiochi, musica e via discorrendo.. siamo gli alternativi, quelli che non vogliono mischiarsi con quella massa di pensatori comuni che “scrivono tutti le stesse cose”. Siamo quelli dall’italiano perfetto! Basta dimentica una mutina o una – è -senza accento e manderemmo all’ergastolo il primo sprovveduto, “ gente ignorante che non sa coniugare un verbo, ma lo sapete usare il congiuntivo?!” . Siamo la generazione delle relazioni virtuali che iniziano e finiscono sui social network, che inviano un cuore e non conoscono l’odore dei fiori. Siamo la generazione dei “mi piace”. “Mi piace la tua casa, mi piace la tua macchina, mi piace il tuo gattino, mi piace ciò che pensi (anche se il post che hai pubblicato non so chi l’abbia scritto)”.Siamo quelli che con un mi piace dicono tutto e non dicono niente.
Signori miei, le luminarie dopotutto non fanno male a nessuno, e se ti fai un giro sulle giostre magari ti diverti! Per non parlare dei velini, ma cosa importa se sono donne o uomini, noi siamo qui a criticarli ma non possiamo fare a meno di guardarli. Cari i miei professori virtuali ogni tanto chiudete un occhio sulla mutina in meno e la lettera doppia in più, probabilmente è un errore di battitura, capita! Siate meno pesanti e più presenti nella vita, quella vera però!