L’amministrazione comunale di Modugno, guidata da Nicola Magrone, e la maggioranza che la sostiene hanno approvato in consiglio comunale esenzioni e agevolazioni per la Tares per i cittadini in difficoltà economiche e rinviato per tutti al 30 novembre 2013 il pagamento ultimo di tutte e tre le rate previste. Alle esenzioni per i redditi sino a 8.000 euro si aggiungono ora le agevolazioni per nuclei familiari su fasce di reddito che vanno da 8.001 a 15.000 euro; la riapertura dei termini per la presentazione di istanze di esenzione e di agevolazioni; la previsione che si considerino regolarmente eseguiti i versamenti che erano previsti con scadenza 31 luglio e 30 settembre purché fatti entro il termine della terza rata del tributo, il 30 novembre. Se non fosse stato approvato in consiglio comunale questo rinvio, i cittadini avrebbero dovuto pagare sanzioni per i ritardi nei pagamenti. Nelle prossime settimane l’amministrazione sentirà il parere dei revisori dei Conti per valutare eventuali ulteriori rinvii delle rate al 2014. L’approvazione delle modifiche Tares è avvenuta con la colpevole latitanza delle opposizioni (Pd-Pdl e gli altri movimenti di centrodestra): i consiglieri di minoranza, infatti, si sono dichiarati assenti al momento di esprimere il proprio voto, pur essendo presenti in aula. “Per quanto abbiamo potuto, abbiamo messo mano alla Tares che era stata imposta dal commissario prefettizio – ha commentato il sindaco, Nicola Magrone – per ridurre gli effetti devastanti che su famiglie, artigiani e imprese ha una legge iniqua e vessatoria voluta da un governo delle larghe intese (Pd-Pdl) che ormai imperversa da tre anni. Il nostro obiettivo, per quanto ci è stato consentito dalle imposizioni della legge, è stato quello di portare a compimento un’operazione che serve almeno ad attenuare i problemi per i meno abbienti. Purtroppo abbiamo dovuto fare tutto da soli, perché i consiglieri di minoranza non hanno votato le modifiche al regolamento Tares dichiarandosi assenti, pur essendo in aula”. Un fatto è che le opposizioni a Modugno continuano ad andare a braccetto strettamente, come accade al governo nazionale. A Roma Pd-Pdl fingono di stare insieme per necessità e, di fatto, stanno insieme ormai da tre anni imponendo di comune accordo leggi inique, tributi che hanno svuotato tasche e risparmi dei cittadini, fingono di litigare sui tempi di vita di questo governo o su questioni irrilevanti per la vita della popolazione come la presenza o l’assenza di Berlusconi in Parlamento e invece di fatto continuano a mantenere in piedi sia un’orrida legge elettorale, che in verità non vogliono cambiare, sia un finanziamento pubblico ai partiti e una spesa pubblica che in gran parte serve alle spese della politica. A Modugno è come a Roma, per fortuna con Pd-Pdl e gli altri movimenti di centrodestra all’opposizione: stanno sempre strettamente insieme per cercare di fermare ogni iniziativa dell’amministrazione che possa dare finalmente a questa città un buon governo. Hanno tentato di fermare ieri in consiglio, con pratiche propriamente ostruzionistiche, esenzioni ed agevolazioni per la Tares e comunque di bloccare il rinvio del pagamento delle rate al 30 novembre. La scorsa settimana hanno di fatto bloccato la formazione delle commissioni consiliari, impedendo cosi che finalmente il consiglio comunale e tutti i suoi organi possano lavorare a regime per una politica che produca buone opere per i cittadini. A questa amministrazione e a questa maggioranza, tuttavia, l’alleanza Pd-Pdl non fa nessuna paura. A differenza della opposizione, infatti, questa amministrazione e questa maggioranza hanno un solo obiettivo: dare un buon governo a questa città e condizioni migliori per tutti coloro che ci vivono.
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Maggioranza "senza paura"
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