Intervista a Saverio Fragassi

Saverio Fragassi

Tiziana Misceo ha intervistato l’avvocato Saverio Fragassi Domanda: il 13 settembre il Ministro della Giustizia A.M. Cancellieri ha confermato che non si torna indietro dal ddl sulla riforma, circa il riordino geografico della Rete Giudiziaria. Molti Parlamentari a Roma si sono opposti, compreso l’OUA (Organismo Unitario dell’Avvocatura) tramite il suo presidente Nicola Marino. Lei, anche nel ruolo di avvocato, come vede tale cambiamento?
Risposta: Non possiamo giudicare subito: certo, il mondo della Giustizia è tutto in subbuglio. La sezione distaccata di Modugno è stata “miracolosamente” salvaguardata, facendo assurgere la città ad una sorta di avamposto della Giustizia della Provincia. La scelta di conservare la sede di Modugno non è casuale, ma nasce da un percorso di condivisione, al termine del quale, anche per questioni di natura logistica, (stante la vicinanza al Capoluogo), è stata adottata la decisione di conservare l’Istituzione.
D: Pare che il Ddl assolva l’Italia dal fantasma della procedura d’infrazione avviata dall’UE, per cui il Governo sta operando in linea con la Banca Mondiale: cosa ne pensa?
R: Occorre un serio approfondimento sulla questione. Dal mondo della Giustizia, per rispettare le direttive dell’Ue, è giunta una grande mano d’aiuto. Un vero sacrificio, quello di vedere tagliate importanti sedi di Tribunale. C’è da operare anche in altri settori.
D: La chiusura riguarda circa 1000 uffici giudiziari, mentre altri hanno avuto una proroga fino a 5 anni, compreso il tribunale di Modugno, che acquisirà Acquaviva e Bitonto. Che sviluppi ci saranno sul territorio?
R: Bitonto ed Acquaviva non hanno ancora metabolizzato il trasferimento. Modugno accoglie gli apparati delle sedi soppresse con grande umiltà e soddisfazione, pronta, sinergicamente, ad intraprendere un percorso importante, dove sarà necessaria l’azione corale di tutti i soggetti interessati: magistrati, dirigenti, personale, legali ed utenti.
D: C’è possibilità di replica, circa il caos burocratico e fisico che si potrà creare?
R: Non sarà facile. Specie nei primi mesi, reggere l’urto. Ma superato il rodaggio, sono convinto che la macchina girerà a pieno regime.
D: Si diceva dell’occupazione del tribunale da parte di alcuni uffici comunali. E poi?
R: Nella politica del risparmio promossa dalla giunta Magrone, l’intero primo piano del Tribunale, è stato fatto rientrare nel riordino degli uffici comunali. Non amministriamo e pertanto non conosco, adesso, le azioni che saranno adottate, all’indomani della nuova mappa giudiziaria che vede Modugno, decisamente, allargarsi e rilanciarsi. Diremo comunque la nostra.
D: TARES: i consiglieri d’opposizione si sono battuti per rivisitare la tassazione iniqua, che molti non hanno ancora pagato. Lei e Maurelli in particolare, vi siete proposti in merito, ma si riuscirà in questa impresa, non solo per l’esenzione di alcuni, ma per l’ingiustizia che colpisce un po’ tutti?
R: Il problema della Tares è un problema serio. Iniquità ed ingiustizia sembrerebbero andare a braccetto. Non credo che il sindaco Magrone abbia la bacchetta magica, per risolvere il problema. Noi consiglieri della minoranza, tuttavia, stiamo dimostrando particolare vitalità, con spirito propositivo e collaborativo, nel tentativo di alleggerire il fardello. Non è impresa semplice. Intanto, abbiamo ottenuto la riapertura dei termini al prossimo 30 novembre e abbiamo richiesto appunto, la convocazione del C.C. alla luce della risoluzione del Ministero Economia e Finanze.
D: Quando pensa si potrà procedere con una gara d’appalto per un nuovo contratto circa ditte di smaltimento rifiuti, tenuto conto del blocco della Regione?
R: E’ una domanda da rivolgere a chi amministra. Noi possiamo solo vigilare sull’operato e sollecitare perché i tempi vengano ristretti.
D: Cosa pensa di proporre riguardo al Regolamento TARES, circa i costi dei rifiuti e dei servizi?
R: La recente risoluzione del ministero dell’economia e delle finanze che da facoltà ai Comuni di rinviare il pagamento del saldo della tassa al 2014, apre altri scenari. Ci sono idee e proposte, tutte da confrontare con la fattibilità e con le risorse finanziarie dell’Ente. Alleggerire alcune fasce della popolazione deve essere priorità di tutti. E’ indispensabile far decollare quanto prima la raccolta differenziata. Immediatamente bisogna promuovere campagne di informazione ed educazione a favore dei cittadini. A riguardo c’è molto da lavorare, ancora. Purtroppo.

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