Letto in consiglio comunale

Ci è stato inviato, da un affezionato lettore, l’intervento in aula del consigliere Antonio Alfonsi sabato 7 us

Premesso che la questione Tares resta l’oggetto centrale e il fulcro del disquisire non fine a se stesso, ma con il chiaro intento di portare degli accorgimenti e delle modifiche concrete e reali, ovviamente nelle possibilità circoscritte al nostro ruolo e al consentito, resta il mio profondo sconcerto per il becero sciacallaggio perpetuato in questo periodo da una parte dell’opposizione. Le istigazioni e gli attacchi alla maggioranza, alla giunta, al sindaco e addirittura all’operato del presidente del consiglio, attraverso comunicati dall’effimero significato politico in bacheche reali e virtuali, con la preghiera di una rapida diffusione, sino a giungere ad articoli di giornale e persino al tappezzare autovetture qui e là, sfiorano il limite della patetico.
Ora in virtù di questo e del delicato momento storico, politico e sociale in cui versiamo, ritengo, che non sia più opportuno, ne’ saggio, che frustrazioni di carattere personale, per mancati perseguimenti di obiettivi singoli o di gruppo, debbano sfociare nella demagogia propria, figlia di una disonestà intellettuale. Oggi (7 settembre) celebriamo il terzo consiglio ed è ormai evidente, l’atteggiamento ostativo di alcuni consiglieri di minoranza, dove emerge fulgida e lampante l’abilità di questi nell’agitare tempeste in un bicchier d’acqua.
Ha ragione la cittadinanza nel protestare per la mancata possibilità di effettuare una degna raccolta differenziata, oggi ferma al 13,6 %, ma francamente il dato oggettivo del 25 luglio come data d’inizio del nostro iter amministrativo ci ha permesso solo di constatare questo triste primato, con la piena consapevolezza che un gran lavoro ci attende lungo la direzione che permetta di incrementare il dato percentuale.
Detto questo, mi piacerebbe conoscere invece quale mansione abbia distolto qualche anno fa coloro che avrebbero potuto, ma soprattutto dovuto monitorare l’effettiva applicazione del contratto in materia di servizio di igiene urbana, oggi ancora in essere.
Solo per citare alcuni articoli del contratto: Pulizia e disinfezione fontanine pubbliche (art. 42), diserbo (art. 44), lavaggio stradale (art. 43) addirittura ogni settimana dal 1 maggio al 30 settembre e mensile negli altri periodi, lavaggio di cassonetti e disinfezione (art. 29) bimensile nel periodo invernale (1 ottobre – 31 marzo) e settimanale nei periodi estivi (1 aprile – 30 settembre), obbligo della società appaltatrice di realizzazione di campagne di sensibilizzazione (art. 49). Questi sono solo alcuni dei punti non rispettati o onorati parzialmente.
Quindi, poiché la campagna elettorale si è conclusa ormai da un pezzo e presumibilmente andremo a votare tra circa cinque anni, esorto quella parte dell’opposizione interessata ad alimentare situazioni pirotecniche, a rivedere i propri piani e a collaborare nel pieno rispetto dei ruoli e delle persone, allineandosi nell’intento di trovare soluzioni di utilità pubblica, alla maggioranza e quella parte dell’opposizione che non ha come hobby la caccia alle streghe.

 

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