Molte famiglie ed anche alcuni titolari di esercizi commerciali già pesantemente gravati dalla crisi economica ed occupazionale,
sono venuti a conoscenza con stupore e sconcerto, in queste ultime settimane, di quanto dovranno versare al Comune di Modugno per il nuovo tributo TARES (tassa rifiuti e servizi), che è in vigore dal 1° Gennaio 2013 e sostituisce la vecchia Tarsu. In moltissimi casi una vera e propria “mazzata” che può arrivare anche a duplicare l’entità degli esborsi rispetto all’anno scorso. Questo amplifica una tensione sociale pericolosa a Modugno, come nel resto del Paese.
Il Partito Democratico, come altre forze politiche, ha raccolto molte delle lamentele dei Modugnesi che in questi giorni stanno rivolgendo all’Amministrazione richieste di chiarimenti, data l’incertezza sulla data di versamento della prima rata e sul sistema di calcolo. Riteniamo che le decisioni del Commissario prefettizio, prese con fretta incomprensibile, sono state poi assecondate dall’Amministrazione con superficialità.
I cittadini lamentano e denunciano che a tale pressione fiscale non corrispondono servizi adeguati che la stessa tassa dovrebbe finanziare; la Tares dovrà finanziare infatti anche i “servizi indivisibili” forniti dall’ente locale come l’illuminazione pubblica, la manutenzione delle strade, la polizia locale, le aree Verdi, ecc.
Pertanto, il Partito Democratico si è fatto carico, insieme ad altre forze politiche del problema, chiedendo la convocazione di un Consiglio Comunale che ponga all’OdG l’esame di questo provvedimento tributario, per verificare, insieme ai funzionari del Comune e all’Amministrazione, se ci sono margini di miglioramento, al fine di garantire maggiore equità fiscale e tutela, in modo particolare a favore dei redditi più bassi.
Il Circolo PD Modugno