Il fenomeno dell’abbandono dei cani e degli animali domestici in genere dura tutto l’anno, ma ha il suo apice nel periodo estivo. Spesso non bastano i vari spot e campagne dei mezzi d’informazione a ricordarci che un animale non è un peluche animato, ma un membro della famiglia, e come tale va trattato.
La campagna contro gli abbandoni promossa dall’Ente nazionale protezione animali (Enpa), con il Patrocinio della Polizia di Stato e attiva ancora fino al 31 Agosto, ha previsto la creazione di un numero verde nazionale 800.137.079 al quale, 24 ore su 24, è possibile segnalare i casi di abbandono sulle strade.
Gli operatori del contact center dell’Enpa hanno il compito di fornire informazioni e numeri di telefono della sala operativa competente della polizia stradale. In questo modo gli agenti possono agire in modo tempestivo, salvando l’animale ed evitando possibili incidenti stradali.
Le ragioni che inducono ad abbandonare un animale di casa sono svariate, ma la prima fra tutti è l’errata valutazione dell’impegno a prendere in casa un animale, in termini economici e di tempo. Spesso, purtroppo, chi prende in casa un animale lo fa senza valutare l’impatto che la sua presenza produrrà nella vita di tutti i giorni. Nella maggior parte dei casi, soprattutto per i cani, l’abbandono costituisce la loro condanna a morte, a causa della difficoltà che l’animale avrà nel trovare cibo e acqua.
Da giugno a fine agosto sono circa 60mila i cani “dimenticati” sulle strade, davanti ai canili o vicino ai luoghi di villeggiatura.
Per fortuna ora ci sono delle pene severe e chi abbandona un animale rischia il carcere. La legge, con l’articolo 727 del codice penale, infatti prevede l’arresto fino a un anno o un’ammenda da 1.000 a 10 mila euro.
Il problema ha dei risvolti anche dal punto di vista della sicurezza, perché gli animali che vagano abbandonati su strade e autostrade, spesso sono causa di incidenti. Basti pensare che, secondo i dati della Polizia, nel 2102 su 60.100 incidenti, il 2,3 % ha visto coinvolti, a vario titolo, animali.
Ma non sono solo cani le vittime di questo fenomeno, bensì tutti i “pet” che si trovano nelle nostre case, quindi anche gatti, pesci, tartarughe, pappagalli e criceti.
Oggi è possibile portarlo in vacanza con sé grazie alle molte strutture turistiche che accettano cani e gatti, e molti sono gli enti che attraverso siti dedicati, aiutano a cercarle, tra i quali quello dell’Enpa (www.vacanzebestiali.org).
In alternativa, se proprio non è possibile portarli con sé, esistono le pensioni per gli animali domestici, nelle quali gli amici a quattro zampe vengono accuditi nei periodi di assenza del resto della famiglia.
Animali abbandonati: 800.137.079 è il numero verde attivato per aiutarli
Enpa e Polizia di Stato attivano un numero verde per segnalare un animale abbandonato sulla strada.
Il fenomeno dell’abbandono dei cani e degli animali domestici in genere dura tutto l’anno, ma ha il suo apice nel periodo estivo. Spesso non bastano i vari spot e campagne dei mezzi d’informazione a ricordarci che un animale non è un peluche animato, ma un nuovo membro della famiglia, e come tale va trattato.
La campagna contro gli abbandoni promossa dall’Ente nazionale protezione animali (Enpa), con il Patrocinio della Polizia di Stato e attiva ancora fino al 31 Agosto, ha previsto la creazione di un numero verde nazionale 800.137.079 al quale, 24 ore su 24, è possibile segnalare i casi di abbandono sulle strade.
Un operatore del contact center dell’Enpa ha il compito di fornire informazioni e numeri di telefono della sala operativa competente della polizia stradale. In questo modo gli agenti possono agire in modo tempestivo, salvando l’animale ed evitando possibili incidenti stradali.
Le ragioni che inducono ad abbandonare un animale di casa sono svariate, ma la prima fra tutti è l’errata valutazione dell’impegno a prendere in casa un animale, in termini di tempo ed economici . Spesso, purtroppo, chi prende in casa un animale lo fa senza valutare l’impatto che la sua presenza produrrà nella vita di tutti i giorni. Nella maggior parte dei casi, soprattutto per i cani, l’abbandono costituisce la loro condanna a morte, a causa della difficoltà che l’animale avrà nel trovare cibo e acqua.
Da giugno a fine agosto sono circa 60mila i cani “dimenticati” sulle strade, davanti ai canili o vicino ai luoghi di villeggiatura.
Per fortuna ora ci sono delle pene severe e chi abbandona un animale rischia il carcere. La legge, con l’articolo 727 del codice penale, infatti prevede l’arresto fino a un anno o un’ammenda da 1.000 a 10mila euro.
Il problema ha dei risvolti anche dal punto di vista della sicurezza, perché gli animali che vagano abbandonati su strade e autostrade, spesso sono causa di incidenti. Basti pensare che, secondo i dati della Polizia, nel 2102 su 60.100 incidenti, il 2,3 % ha visto coinvolti, a vario titolo, animali.
Ma non sono solo cani le vittime di questo fenomeno, bensì tutti i “pet” che si trovano nelle nostre case, quindi anche gatti, pesci, tartarughe, pappagalli e criceti.
Oggi è possibile portarlo in vacanza con sé grazie alle molte strutture turistiche che accettano cani e gatti, e molti sono gli enti che attraverso siti dedicati, aiutano a cercarle, tra i quali quello dell’Enpa (www.vacanzebestiali.org).
In alternativa, se proprio non è possibile portarli con sé, esistono le pensioni per gli animali domestici, nelle quali gli amici a quattro zampe vengono accuditi nei periodi di assenza del resto della famiglia.