Bartoli arriva alla Sharks con un curriculum di alto prestigio: due anni di militanza in A2 con la Payton Bari insieme; varie presenze da titolare in serie B; innumerevoli titoli giovanili vinti nel vivaio delle stessa società bianco/verde, il più importante il titolo di vice campione italiano allievi B.
Inoltre Bartoli ha vinto una serie di riconoscimetni individuali per le sue ottime prestazioni, tra i quali il più importante è il premio come “Miglior giocatore della Puglia” consegnato durante un Torneo delle Regioni a Roma.
L’acquisto giunto in piena estate esalta l’ambiente societario, dimostrando l’ottima politica adottata dal Presidente Fabrizio Pantaleo rivolta a volorizzare giovani pallanuotisti insieme al consolidamento, allo sviluppo e al miglioramento del vivaio.
Ecco le prime parole del nuovo acquisto dopo l’ufficialità del passaggio, intervistato per i lettori di Bari Sud Ovest:
E’ ufficiale il tuo ingaggio alla corte della Sharks Academy, sei contento di poter far parte del branco degli squali?
Per me è un immenso piacere far parte di questa società, di questo progetto e di questo gruppo di giovani, soprattutto perchè ritrovo ex compagni di squadra e addirittura ex allenatori che mi hanno indotto, durante i primi anni, all’essenza della pallanuoto, parlo ovviamente del veterano Tommaso Vettone.
Arrivi nuovamente alla pallanuoto giocata dopo un anno di stop, cosa ti ha convinto a reindossare la colottina?
Ce ne sarebbero molti di motivi per la mia decisione di rimettermi in gioco. In primis la pallanuoto che rappresenta per me un essenza vitale. La pallanuoto è stata in grado di formarmi caratterialmente oltre che fisicamente; mi ha fatto diventare un “uomo” a tutti gli effetti.
L’anno scorso ho sofferto molto perchè per motivi lavorativi non ho potuto giocare e quindi affiliarmi ad una società; quest’anno, grazie all’invito di mister Borace, ho deciso di tornare in acqua promettendo di dar il meglio di me stesso per il progetto.
Il progetto della Sharks è ambizioso e incentrato nel valorizzare il vivaio e rilanciare giovani pallanuotisti. Che obiettivo pensi di porti in questo team?
Il progetto di questa società è ottimo. Io credo e spero di poter dare un buono contributo a questa squadra, mettendo in pratica quel che ho imparato nel confrontarmi con giocatori di livello negli anni di militanza in serie A.
Ho voglia di centrare con tranquillità la promozione e continuare a togliermi piccole soddisfazioni, divertendomi e far divertire chi mi guarda. Spero che questo sia l’inizio di un nuovo cammino nella mia piccola vita pallanuotistica.
Al termine dell’intervista Mirko, ragazzo umile e ricco di valori, ha voluto anche rivolgere un ringraziamento speciale a tutti coloro che gli sono stati vicini nei momenti bui della sua carriera pallanuotistica:
La pallanuoto a mio avviso o la si ama o la si odia, è uno sport ricco di sacrifici e se nel mio piccolo ho raggiunto diversi risultati devo ringraziare alcune persone, come il mio mister Giovanni Tau che ha sempre creduto in me. Ringrazio la mia famiglia, mio padre Enzo che mi ha seguito in tutta Italia, mia madre Anna e mia sorella Sabrina che si sono prese cura di me durante gli infortuni al timpano e alla gamba. Ringrazio i miei amici di sempre che mi hanno dato coraggio Francesco Grandolfo, Alessio De Palo e Valerio Antonacci. Ringrazio per il sostegno nei momenti difficili i miei cugini Giuseppe De Carne e Giorgio Cassano.