E’ durato poco più di quattro ore il consiglio comunale di ieri sera sulle linee programmatiche del sindaco Magrone. C’è stato subito un minuto di raccoglimento promosso dal consigliere Libero in memoria delle vittime della strage in Irpinia. La seduta consigliare si è poi aperta intorno alle 18 con 22 consiglieri presenti. Magrone ha preso subito la parola illustrando cosa intenda fare la sua amministrazione in questi cinque anni di governo modugnese. “Per quanto mi riguarda la fedeltà ai principi costituzionali ha unificato le diverse anime che mi hanno sostenuto. Noi come amministrazione ci troviamo in un momento complicato. La macchina del comune era già confezionata e noi non la condividiamo. Quattordici servizi nell’apparato amministrativo mi sembrano eccessivi. L’ufficio tecnico è disarmante nella sua pochezza. La composizione della giunta era senza nessun ricatto. Una giunta, questa, che non ha padrini. Sono perché Berlusconi venga assolto cosi da non scatenare una guerra civile. Siamo qui perché il consiglio si è sciolto da sé. C’è bisogno di mettere in moto la macchina della legalità. Il consiglio è il luogo della libertà. Le difficoltà tuttavia sono tante ma noi di sicuro non ruberemo. L’ufficio tecnico, ora cosi com’è, mi fa paura. Quello che a me fa paura è quello dell’essere tendenzialmente ladri. Questo rende oscuro il paese. A Modugno, inoltre, non tutte le scuole hanno il certificato di agibilità. Con dolore dico che nella cementeria l’amianto c’era e c’è. Noi ci scontreremo con i palazzinari che vorranno metterci lì i palazzi”. Per Cramarossa (P.d.) “sembra che questo consiglio sia una massa di idioti. Nessuno ci ha sciolto e la situazione era già chiaramente imbarazzante. Vorrei capire se hai una visione globale delle cose. Credo che tre mesi di governo siano sufficienti per urlare all’impotenza di una amministrazione costretta ad una serie di vincoli. Il tuo è un atteggiamento poliziesco. Ci sarebbe piaciuto ascoltare qualcosa in più. Ritengo necessario un ragionamento complessivo sul welfare e sui servizi sociali. Un assessore ai servizi sociali che si occupi di lavoro si scontrerà con il non avere strumenti. Apprezzo l’idea di rilevare l’O.m. ma questo è un delirio. 1,5 milioni di euro sono destinati al centro storico nel piano di rigenerazione urbana. Ci sono 60 famiglie che attendono risposte sul comparto A6. Quanti crediti e quanti debiti ha l’amministrazione?. Che intende fare l’amministrazione sull’A.s.i. s.p.a.?”. Loiacono dalla maggioranza ha ribattuto “l’inutile aggressività del consigliere Cramarossa. Noi abbiamo giurato sulla Costituzione. Andare nei dettagli ci fa perdere il filo. Poi nel dettaglio parleremo più avanti. Diamo il tempo all’amministrazione di studiare le carte. La legalità a Modugno è rivoluzionaria.” A stretto giro anche il consigliere De Benedictis di Rinnovare Insieme il quale ha ribadito come “il sindaco non si è soffermato sui programmi ma sta pensando a lavorare. Ci risulta che privati abbiano presentato opere pubbliche a costo zero. Si può aprire un altro sportello delle Poste a Modugno?”. Lacalamita di Adesso!Modugno con dignità ha dichiarato come “sono stato consigliere nelle passate amministrazioni. Arrivare ad allontanarmi dalla vita di partito non è stato facile. Il sindaco tra l’altro non percepirà alcun stipendio”. Sanseverino (P.d.l) ha asserito come “sulla legalità ci siamo tutti sulla carta. Noi parliamo di legalità ma la questione bilancio è fondamentale. Io vorrei un piano di rivisitazione dei contratti di locazione. Dobbiamo parlare di fatti”. Ruccia del gruppo Ruccia sindaco si è chiesta “qual è il programma dell’amministrazione?. Qual è il progetto di sviluppo del territorio?. Noi qui dobbiamo andare avanti. Andare avanti significa prendere le misure di quello che è stato. Io qualche idea sul randagismo ce l’ho e potrebbe essere la sterilizzazione delle cagne altrimenti non se ne esce.” Prima di una pausa di alcuni minuti il consigliere Libero di Rinnovare Insieme si è soffermato sul problema del lavoro a Modugno in particolare sul puntare i riflettori sulle aziende modugnesi in pericolo. Al rientro, intorno alle 21 e 10, i consiglieri presenti erano 19. Per Ragnini dei Verdi “l’intervento di Cramarossa è insignificante. Nella vecchia amministrazione c’era lui. La domanda dell’Ecofuel è datata 2009. Noi nelle passate amministrazioni non c’eravamo”. Fragassi del gruppo Fragassi sindaco ha esplicitato “i miei complimenti al sindaco sulla prima parte. La mia delusione è nelle linee programmatiche. Non ho sentito parlare il sindaco sull’ambiente, sulla cultura, sullo sport. Modugno può rispettare i dettami della nascitura di un bambino con la piantumazione di un albero. Per ciò che concerne le periferie non si è parlato di Porto Torres. Modugno ha gli oneri di urbanizzazione più alti della regione. Chiedo di revocare l’ordinanza sindacale che a sua volta ha revocato l’ordinanza sindacale di moratoria dei siti inquinanti a Modugno dell’amministrazione Rana”. Per Maurelli dello stesso gruppo di Fragassi “a oggi apprendiamo che la diretta streaming del consiglio non c’è più. Non possiamo assolutamente tagliare sulle risorse umane del comune”. Longo di Italia Giusta ha letto una piccola nota in cui “noi condividiamo alla lettera il programma. All’art.3 della Costituzione ci sono già le linee programmatiche. Bisogna apportare interventi per aiutare la povera gente.” Silvestri(U.d.c.): “Non ho sentito parlare di ambiente, giovani e lavoro. Mi chiedo come un comune come quello di Modugno non aderisca al patto dei sindaci. Propongo questo come punto all’ordine del giorno del prossimo consiglio”. In seguito si sono avvicendati gli interventi degli assessori Luciano, Scardigno e Banchino che hanno aderito al programma del sindaco. In particolare Scardigno ha dichiarato come “attiveremo la P.u.a (Porta unica di accesso) e dalla settimana prossima avvieremo i colloqui con gli assessori di Bitetto e Bitritto sull’Ufficio di Piano”. Banchino ha affermato come “il patto di stabilità ci impedisce di spendere il denaro. L’accentramento degli uffici porta al risparmio delle utenze. Cerchiamo di contenere le spese”. Il consiglio si è poi chiuso intorno alle 22. A margine della serata ci è giunta in redazione una nota di Fratelli d’Italia di Modugno che “stigmatizza l’operato dell’Amministrazione Magrone che sin dal secondo appuntamento non ha inteso dare continuità alla bella e innovativa esperienza della diretta streaming. Il numero confortante di concittadini che hanno scelto di seguire in diretta web lo scorso Consiglio comunale avrebbe dovuto spingere ancor più il Comune di Modugno sulla strada dell’innovazione tecnologica e della trasparenza. Coinvolgere la cittadinanza, e soprattutto i giovani, nella vita politica e amministrativa della nostra comunità è una delle prime responsabilità di una sana Amministrazione.
Ci auguriamo che il nostro primo cittadino e la sua maggioranza recepiscano l’importanza di tale strumento e pongano rimedio sin dalla prossima occasione utile. Diversamente non ci resta che pensare si sia trattato di un evidente provvedimento-spot preso durante il solo primo consiglio comunale ed utile a farsi un po’ di pubblicità”.
Consiglio comunale – le linee programmatiche del sindaco
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