Intendiamoci, innanzitutto faccio gli auguri di buon lavoro alla nuova amministrazione comunale, sindaco in testa, ma, fatto questo, non può non attendersi, il dott. Magrone, un atteggiamento severamente vigile da parte dei tanti cittadini che hanno a cuore le sorti politiche, economiche e sociali di Modugno. Tra questi, vi sono anche gli amministratori uscenti, dimessisi volontariamente il 30 novembre dello scorso anno, in seguito ai noti fatti giudiziari: è proprio questa la prima puntualizzazione di cui il “fustigatore” dovrà tener conto e riconoscere: quel consiglio comunale ha avuto la dignità di rassegnare le dimissioni quale atto etico-politico, ben sapendo quali sarebbero state le conseguenze. Sbagliato, quindi, fare una campagna elettorale denigratoria verso la classe politica tout-court, alla Grillo, per intenderci, anche perché chiedo al neo sindaco, nonché ex magistrato: se l’eventuale processo dovesse scagionare gli imputati, o anche solo l’ex sindaco, come si sentirebbe su quella poltrona? forse un po’ abusivo?; ma tant’è, la campagna elettorale è ormai passata e, si sa, qualche colpo basso ci scappa sempre. Non dovrà dimenticare, il neo sindaco, inoltre, di essere stato eletto da un quarto dell’elettorato modugnese (stessa considerazione sarebbe valsa ovviamente in caso di vittoria di Fragassi) e che la maggioranza dei cittadini è fuori e distante dal Palazzo; a lui, in primo luogo, quindi, il compito di colmare questo gap ed attivare politiche includenti e non viceversa. Fatte queste prime considerazioni personali, nell’ottica di un modesto contributo di discussione, ne aggiungo qualche altro di cui i nuovi amministratori dovranno tener conto per dare un senso al proprio, arduo, compito: Solidarietà. E’ questa la prima necessità per una popolazione che si impoverisce ogni giorno di più evidenziando emergenze sociali che sfociano non di rado in gesti di disperazione estrema che vedono il Palazzo di Città come riferimento. Modugno potrà uscire dalla depressione politico-sociale-economica nella quale verte, nella misura in cui sarà capace di ridiventare comunità solidale: lo sforzo dovrà essere, quindi, quello coordinare tutti i soggetti operanti nel campo del volontariato e delle imprese e delle associazioni di categoria per farne scaturire fatti concreti di fiducia e speranza.Sul piano dell’operosità più propriamente amministrativa, l’azione dovrà partire dalla riorganizzazione degli uffici comunali (che non a caso ha registrato forti e sospette resistenze nella passata amministrazione) cercando di rendere la macchina amministrativa più snella ed efficiente, realmente al servizio del cittadino!
Concludo con un’ultima sollecitazione al dott. Magrone, dal 10 giugno scorso, sindaco anche del sottoscritto (che non lo ha votato): ora che potrà vedere le “carte”, scoprirà che la tanto vituperata amministrazione Gatti, nel suo pur breve percorso ha posto in essere importanti provvedimenti che porteranno benefici in termini di nuove risorse, regole e trasparenza.
Se tutto questo sarà oggetto di riflessione operativa, allora si eliminerà il sospetto (almeno per quanto mi riguarda) che tutta questa operazione politica sarà servita esclusivamente a conquistare quelle poltrone rincorse da tempo: che siano quelle di Sindaco, Presidente del Consiglio o Consigliere.
Giuseppe Tedeschi
(Inviato alla redazione di Bari Sud Ovest)